La favola tra Giulio Cesare e Geppetto

29/07/2025 alle 08:54.
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IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Sarà che ho sempre sognato una Roma che pressa come posseduta dal demone di dover fare contenta se stessa e le persone che la seguono, o sarà pure che non vedo semplicemente l’ora di vedere la Roma e basta, ma dopo Kaiserslautern l’impressione che qualcosa sia già cambiato con Gasperini è netta. Se non è l’Alba (quantomeno per omaggio alla maglia) è un’aurora, l’attimo prima di una schiarita: gente che non respira, Rensch a “difendere” sulla bandierina dell’angolo avversario, ripartenze immediate, palla veloce a cominciare da Svilar, impressione di compattezza e solidità, corsa, e poi corsa, come se non ci fosse una stagione da giocare o come se la stagione da giocare fosse tutta nell’amichevole contro il Kaiserslautern. [...] Gasp, aiutaci a renderci più antipatici possibile (la mia è anche nostalgia di Mou e della sua splendida panchina). Gasperini ha la faccia a metà fra Geppetto e Giulio Cesare, prendersi il cuore di Roma pare più difficile che conquistare la Gallia. Il dado è comunque tratto: sta plasmando la sua squadra come un artigiano, ha bisogno dei ferri del mestiere, di concentrazione, persino di silenzio. Diamogli tutto. Società, calciatori, ambiente, radio, tv: seguiamolo. Gasperini viene dal Nord, è chiaramente altro da noi, è perfettamente l’identikit di chi ha vinto in panchina con noi, anzi, per noi: l’ungherese Schaffer, lo svedese Liedholm, il bisiaco Capello, l’insopportabile bresciano Bianchi, l’odioso (per i non romanisti) Mourinho e adesso l’uomo che arriva da Grugliasco. [...]

(ilromanista.eu)

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