
IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Dai, stamattina quando leggerete queste righe saranno invecchiate malissimo – come si dice adesso in una terribile espressione – perché Ranieri avrà detto un No grosso come la coreografia per lui di Roma-Milan alla Figc di Gravina che tutela il brand Juve e della Nazionale senza romanisti. (...) Doppio incarico? Che vuol dire? La Roma non è part time, la Roma non è nemmeno un’esclusiva che ti obbliga a qualcosa, la Roma è un privilegio. Totalizzante. (...) Hai portato Gasperini (...) Hai impostato il mercato. Hai detto che te ne saresti andato se non avessi avuto voce in capitolo (...) E poi se chiami qualcuno al telefono come lo chiami, come CT o come consulente? Come fai ad escludere uno dei tuoi senza toccargli l’autostima o, viceversa, convocarlo senza rischiare l’accusa di favoritismo? Chi ci va in tv da Marelli, o chi per lui, a dire che è rigore quello che raccontano non esserlo? Chi si arrabbierà con Rocchi? Chi con la Federazione? Come fai a fare mercato senza che qualcuno non possa pensare che sul piatto, per qualche italiano, magari non ci sia stata la convocazione? Come fai andare a vedere gli allenamenti dell’Inter, del Napoli e della Juve e poi tornare a Trigoria? (...) Sicuramente fa parte dello “scherzetto” con tanto di risatina tua. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono (cit. Gaber) e considero la breccia di Porta Pia il primo Roma-Juve perso; sbaglierò però sicuramente sono e mi sento romanista. E chi è romanista capisce. (...)