
IL TEMPO (L. PES) - Italia si, ma solo col doppio incarico. Claudio Ranieri stato chiaro nei colloqui con Gravina delle scorse ore. La panchina della Nazionale lo attira, e non poco, ma non vuole venire meno all'impegno preso con la famiglia Friedkin. Per questo dalla serata di domenica ha preso sempre più piede l'ipotesi del ruolo diviso tra Roma e Nazionale: consigliere di Dan Friedkin in giallorosso e ct in azzurro. Proprio questa discriminante consentirebbe di aggirare l'articolo 40 del regolamento del settore tecnico, che al comma 4 stabilisce che gli allenatori delle nazionali Figc non possano ricoprire incarichi, anche senza tesseramento, per a-tre society. Ma il contratto che Sir Claudio ha stipulato con Friedkin è di natura personale, e non coinvolge il club. I colloqui sono andati avanti nella giornata di ieri coinvolgendo l'allenatore, Gravina e la proprieta giallorossa, ma la fumata bianca non è ancora arrivata. Al di la dell' aspetto burocratico, infatti, la presidenza dal Roma sta valutando diversi aspetti di una eventuale concessione di un doppio incarico del genere. Sia a livello pratico che di risposta della piazza. Nelle ultime ore, infatti, il malcontento dei tifosi giallorossi a cresciuto a dismisura. Proprio ora che un nuovo progetto era partito con la figura di Ranieri centrale in ogni scelta, è arrivata la chiamata della vita. Ma non solo. Proprio una delle scelte di Ranieri da senior adviso giallorosso stata quella del tecnico. Gasperini, che lo ha definito garante del suo percorso nella Capitale, non ha preso affatto bene la possibility di un incarico in nazionale di Ranieri, e attende con preoccupazione le evoluzioni della vicenda. Proprio ieri sera da Bergamo dove si trovava per una serata benefica it neo tecnico romanista ha parlato della vicenda. «Ho sentito Ranieri, deve decidere lui giustamente. Quello che si sente di fare...». Soltanto sabato Gasp con Ghisolfi e Sir Claudio progettavano insieme il futuro della Roma con le scelte di mercato. Poi tutto fermo. La chiamata di Gravina ha cambiato gli orizzonti di Ranieri. "Ho gia riconsegnato il patentino a Coverciano" aveva detto qualche settimana fa a chi gli chiedeva ripetutamente se fosse rimasto sulla panchina della Roma. Ma l'idea di poter compiere l'ennesima impresa portando I'Italia al Mondiale e coronare una carriera da «aggiustatore ha fatto vacillare e non poco l'ormai quasi settantaquattrenne allenatore romano. Il no grazie delle prime proposte della Figc si a trasformato presto in un si con la possibility di restare dentro alle scelte di casa Roma. Un compromesso non certo di facile soluzione, sia a livello di impegno lavorativo (per buona pace della moglie Rosa e dei viaggi in Giappone) che di possibili veleni derivanti da inevitabili accuse di conflitto d'interesse che si genererebbero. Ma Sir Claudio, evidentemente, è pronto a correre it rischio, con Gravina che attende solo il via libera per formalizzare la proposta non prendendo in considerazione reali piani B (Pioli resta ampiamente sullo sfondo). Ora la decisione spetta a Dan Friedkin: le prossime ore sono cruciali per conoscere il successore di Luciano Spalletti in azzurro.