Stavolta il porto sei tu

16/05/2025 alle 08:04.
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IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Sembravano i Campioni d’Italia della Roma 1983 i ragazzi della Curva Sud che ieri hanno portato il telone della coreografia sul campo “Agostino Di Bartolomei” per srotolarlo.

Sembravano i Campioni d’Italia della Roma 1983 quando il 15 maggio di quell’anno per festeggiare lo Scudetto portavano un telone tricolore nel giro di campo dell’Olimpico. Ieri, caro Ago, è successa una cosa: nello stesso giorno ma di anni che per te - e nemmeno per noi – passeranno più, il vessillo è arrivato di nuovo in porto. La tua coreografia come quel tricolore. Il tuo volto, con la mano sul cuore, su un campo che ha il tuo nome, nel giorno in cui tu hai guidato tutti noi. Me lo ricordo quando indicavi di andare avanti, richiamavi anche in quel momento di puro festeggiamento, fuori dal tempo, i tuoi compagni a tenere aperta quella stoffa e per farla vedere a chiunque.

Li ho contati al volo dalla tribunetta del Tuo stadio, i ragazzi della Curva Sud che tenevano ieri, 15 maggio 2025, quel telone che sembrava quel tricolore del 15 maggio 1983: saranno stati una venticinquina, più o meno lo stesso numero dei tuoi compagni che sorreggevano il lembo di quel gigantesco vessillo all’Olimpico.

Non so come chiamarlo quello che è successo ieri: 15 maggio come nel 1983, uomini della Roma che portano un vessillo di cui tu parlavi, e quel vessillo ieri aveva il tuo volto, la tua espressione, su un campo che ha il tuo nome.

Quando sento parlare di retorica di queste cose, di inutilità, di qualcosa di accessorio per una società, oltre che cercare di non impazzire, mi verrebbe da urlare che sarà sempre troppo poco, sempre troppo poco Capitano ricordarti adesso, non basterebbe nemmeno farlo una volta al giorno, per tutti i giorni che ti hanno dimenticato prima di piangerti. Per un solo lunghissimo giorno Ago che hai passato affogato in un mare che ti divideva fra quello che sentivi nel cuore e Roma, fra quello che sentivi e il lavoro, quello che meritavi e quello che vedevi nel mondo del calcio (e nel mondo). Fra la tua fedeltà e l’opportunismo di chi si vende e ti dimentica.

Capitano, ieri la Roma con i tuoi ragazzi, una venticinquina di uomini e pischelli della Sud, sono riscesi in campo e l’hanno portato direttamente a te. Quel vessillo è di nuovo in porto, solo che adesso il nostro porto sei tu.

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