
LEGGO (F. BALZANI) - «La Juve è destinata alla Champions, ma io resterò per il bene della Roma». Il giorno dopo il grande saluto dell'Olimpico, Claudio Ranieri ribadisce l'addio alla carriera da allenatore ma rilancia le ambizioni giallorosse. «Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile», ha detto il tecnico a Radio Rai. Ma difficile era anche portare la Roma a ridosso delle big. Negli ultimi 90' di campionato Soulè e compagni sperano ancora nell'accesso in Champions ma nel frattempo hanno già strappato un pass per l'Europa che fino a un paio di mesi fa sembrava impossibile. Ora c'è solo da imboccare la scelta giusta. E se la Champions dipende dall'ex Di Francesco che col suo Venezia dovrà frenare la Juve, l'Europa League è tutta nelle mani dei giallorossi a cui basta vincere col Torino per tenere lontana la Lazio e chiudere al quinto posto. Un miracolo di Sir Claudio che nel girone di ritorno ha collezionato 43 punti, sei in più del Napoli capolista. Finale al cardiopalma quindi, ma lo è anche il toto allenatore. In città è iniziato a circolare il nome di Klopp, ma sembra davvero solo una suggestione. Nel frattempo le altre candidature cominciano a cadere: Gasperini è vicino al rinnovo con l'Atalanta, Fabregas resterà a Como, Allegri è in pole per sostituire Conte e Farioli dopo le dimissioni all'Ajax sembra destinato in Premier. Resterebbe Sarri che però non era nella lista di Ranieri. Il nome a sorpresa è dietro l'angolo, ormai è questione di giorni. Infine Pellegrini sui social ha confermato la permanenza e ringraziato i tifosi per i tanti striscioni di domenica: «Lavorerò forte per farmi trovare al meglio la prossima stagione».