
LEGGO (F. BALZANI) - Tra il lago di Como e il Duomo di Milano. L'attesa estenuante per il nuovo allenatore è stata interrotta da una buona notizia: Saelemaekers è a un passo dal diventare a titolo definitivo un giocatore della Roma. Ieri tutta la dirigenza romanista si è recata a Casa Milan per chiudere l'affare col nuovo ds Tare anche se vanno limate ancora le cifre tra richiesta (22 milioni) e offerta (circa 18). Ma la fumata bianca, dopo l'incontro milanese di ieri, sembra vicina. Il tutto a pochi chilometri da dove (per ora) allena Cesc Fabregas, il candidato numero uno al quale la Roma ha offerto un triennale da 5 milioni a stagione. Il tecnico spagnolo, che ora si trova a Ibiza, ha aperto ai Friedkin dopo qualche tentennamento iniziale ma ci sono due fattori da risolvere. In primis convincere il Como e proprio ieri Ghisolfi avrebbe parlato col ds Ludi per capire come sbrogliare la situazione, anche a livello economico. Il secondo fattore è la fretta: Fabregas non ha molta visto che di lui si parla anche in ottica Milan e Inter qualora Inzaghi dovesse cedere alla fine alle tentazioni arabe. Per questo i Friedkin devono pensare (in ritardo) al piano B con Gasperini ancora in bilico con l'Atalanta e Sarri e Mancini in attesa di una chiamata. Perde quota, invece, la pista straniera. Nel frattempo è ancora tempo di complimenti per Claudio Ranieri che ha portato Dybala e compagni in Europa dopo averli presi dalla zona salvezza. Basti pensare che nel girone di ritorno in Europa solo il Barcellona ha raccolto più punti: 47 contro i 46 della Roma che non ha avuto rivali in serie A da quando è arrivato Ranieri. Da ieri l'ormai ex tecnico si occuperà di "consigliare" i Friedkin, e in questo senso la scelta dell'allenatore è il primo passo fondamentale della nuova Roma. Ma Sir Claudio ha lasciato anche un'eredità importante a livello tecnico ed economico. Perché dal suo arrivo giocatori come Ndicka, Koné, Soulè o Angelino hanno acquisito valore dopo l'inizio complicato tra la gestione De Rossi e quella Juric.