Ranieri aveva detto: «All'inizio non piacerà». Ma Gasperini si esalta nell'uno contro tutti

30/05/2025 alle 08:19.
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Personaggio scomodo, si dice. Spigoloso. In passato, mai tenero con Roma, qualcuno va ricordando, magari anche legittimamente. Gian Piero Gasperini è il tipico allenatore che non metterà mai d'accordo tutti, specie da queste parti. Su una cosa ci si ritrova: è bravo, innegabilmente. Che gli vo-liamo dire? E questo tranquillizza i più, che accettano e vanno avanti, provando a pensare positivo. (...) A lui piace farsi largo tra i dissensi, si carica, si diverte. E uno stimolo in più. La pace non è per uno come lui: tutti devono essere in tensione, calciatori, tifosi e giornalisti, lui per primo. Prende di petto situazioni, anche con atteggiamenti muscolari, risponde a chi lo attacca, non torna (quasi mai) indietro, ma a volte sì, è umano pure lui. Cerca correttezza dai giocatori e dalle persone che ruotano intorno alla squadra che allena, compreso il gruppo stampa che si affaccertà a Trigoria ,nei prossimi anni. (...) A Roma già sono partiti i contrari, che ricordano certi suoi atteggiamenti un po' eccessivi contro la squadra giallorossa e so-prattutto quella frase su Ndicka («è stata interrotta una partita per un codice giallo») dopo il suo malore a Udine. Gasp a distanza di un anno, magari, ha capito di aver sbagliato, di aver esagerato con quelle parole, e forse lo dirà alle prime occasioni in cui potrà parlare ufficialmente. Roma è in grado di comprendere e perdonare, sempre perché davanti c'è la squadra e i suoi risultati. E qualcuno lo ha già fatto. (...)

(Il Messaggero)