Dopo i no spunta Nuno

21/05/2025 alle 09:05.
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Il rischio dell'attesa è che alimenta oltremodo la speranza. Così poi, anche davanti a una buona scelta, il pericolo di restare delusi (della serie: tutto qui?) è dietro l'angolo. È un po' la storia del Sabato del Villaggio di leopardiana memoria dove il piacere deriva più dall'aspettativa di un evento che dall'evento stesso. Riportando il tutto al pragmatismo del calcio, un conto è sognare Klopp, Allegri o Ancelotti, un altro corteggiare Gasperini, un altro ancora virare su Nuno Espirito Santo.  (...) Probabilmente foriero di qualche no ricevuto in precedenza (Emery, Fabregas, in attesa di capire cosa farà Gasperini, che continua a tenere il piede in più staffe) perché la possibilità di arrivare a lui in modo concreto si è aperta soltanto un paio di settimane fa, quando il magnate greco Marinakis (che ha voluto con sé l'ex ad giallorosso Souloukou) ha manifestato al fischio finale del match contro il Leicester tutto il suo disappunto per il pareggio che ha pregiudicato molto probabilmente la corsa alla Champions della squadra di Robin Hood. Ripensando alle indi-cazioni di Ranieri, il portoghese veste perfettamente l'identikit tracciato da Claudio: 1) «All'ini-ziopotrebbe lasciare un po' perplessi» 2) «È certamente un buon allenatore». Ritratto che calzerebbe ad hoc anche per Adi Hutter, austriaco del Monaco (ora secondo in Ligue 1). Non conosciuto troppo a livello mediatico ma anche lui tecnico di valore, formatosi al Salisburgo (dove ha vinto scudetto e coppa nazionale) e poi, dopo aver vinto il titolo anche con lo Young Boys, ha girovagato tra Germania e Francia. (...)

(Il Messaggero)