
Stavolta la bravata rischia di costare cara. Perché non basteranno le scuse via social a Zaniolo per uscire indenne dalla vicenda che lo ha visto coinvolto nel post partita della semifinale Primavera al Viola Park tra Fiorentina e Roma, La Procura Federale, infatti, dopo aver appreso della denuncia del club giallorosso avvenuta nella serata di lunedì con un comunicato ufficiale apparso sui profili social della società, non ha potuto far altro che aprire un fascicolo sulla vicenda. [...]
Nicolò, se verranno confermati i colpi inferti ai due giallorossi Almaviva e al compagno di squadra Litti - che hanno causato il ricovero in ospedale di entrambi (rispettivamente con 10 e 21 giorni di prognosi) - non se la caverà con un patteggiamento o con una pena pecuniaria. In questo caso, la violenza fisica viene considerata un atto grave, meritevole di una squalifica. Che essendo valutata dal Procuratore Chiné e non dal Giudice Sportivo, sarà a tempo e non a giornate. L'ex nazionale oltre che per violenza e danni inflitti, dovrà spiegare perché si trovava in un'area non autorizzato e presumibilmente dovrà rispondere dei referti medici che saranno allegati dai ragazzi coinvolti nella lite. Che potrebbero anche agire personalmente nei suoi confronti. [...]
Inizialmente il proposito di Zaniolo non sembra provocatorio: entra dando il classico 'cinque a tutti i ragazzi presenti. Ad un ragazzo che è assorto e che si sta disperando in disparte, lo sollecita a salutarlo: «Oh, che fai non mi saluti?». Dopo essere stato accontentato, decide di andare a fare la pipì. A quel punto uno dei Primavera chiede il perché si trovasse nello spogliatoio. Zaniolo, risentito, esce dal bagno furente. E prende di mira chi aveva posto il quesito, provocandolo con dei buffetti sulla guancia e chiedendogli «Ehi, ce l'hai con me? Rispondi, ce l'hai con me?». Apriti cielo: intervengono i compagni e Nicolò perde la testa. Lo staff della Roma prova a portarlo via ma nella violenta colluttazione e nel tentativo di divincolarsi, volano un paio di colpi. [...]
(Il Messaggero)