
Il video hard girato all'interno di una relazione privata. La sua diffusione incontrollata tra giocatori e staff della Roma. Il sexgate che esplode a Trigoria. E infine il licenziamento, in troco, della donna e del suo compagno. La vicenda che sembrava chiusa, archiviata con un accordo economico da oltre 300mila euro. Ma dalle carte spunta un nuovo dettaglio. "Sembrerebbe che l'autore della sottrazione del video privato possa essere un calciatore straniero, ex tesserato, ritornato nel Paese di provenienza". La procura federale "lo ha ripetutamente convocato nel tentativo, risultato poi vanno, di sottoporlo ad interrogatorio". [...] "Tutti i soggetti auditi hanno ammesso di aver ricevuto il materiale video e di averlo visto. Ma nessuno - secondo la procura federale - ha detto di averlo inoltrato". E siccome la giustizia sportiva non può accedere ai telefoni personali dei tesserati, l'indagine si è fermata lì. [...] Sulla decisione della Roma di allontanare entrambi i dipendenti (la donna era in azienda da più di dieci anni), il governo si tiene fuori [...]. Nessuna responsabilità per la società, nessuna sanzione, nessuna parola sul silenzio mantenuto nei confronti della vittima. [...]
(la Repubblica)