
LEGGO (F. BALZANI) - L'ennesima impresa pesa come un macigno sul campionato. Claudio Ranieri sbanca San Siro nella sua ultima alla Scala del calcio e aumenta le possibilità europee della Roma. Grazie a un lampo di Soulé, infatti, i giallorossi condannano l'Inter alla terza sconfitta consecutiva, tra campionato e coppe, e si portano per 24 ore al quinto posto in campionato con una striscia impressionante di 18 risultati utili di fila. Una vittoria di sacrificio, ma che poteva essere più larga viste le tante occasioni sprecate da Pellegrini e compagni. Decisive le mosse a sorpresa di Ranieri: Koné davanti alla difesa, Soulé a tutta fascia e la coppia pesante Dovbyk-Shomurodov in attacco. Nella prima mezz'ora in campo c'è stata solo la Roma che ha sbloccato il risultato al 22' con un Soulé sempre più protagonista bravo a sfruttare un pallone vagante in area piccola. L'Inter ha subito il colpo e rischiato il raddoppio in due occasioni: prima ha svirgolato Cristante a pochi passi da Sommer, poi Shomurodov ha trovato il salvataggio decisivo di Carlos Augusto. Nella ripresa la squadra di Inzaghi ha preso campo e provato a cercare il pareggio ma Svilar si è sporcato i guanti solo in un paio di uscite. Così è la Roma ad essere andata di nuovo vicino al vantaggio con Dovbyk e Pisilli che hanno calciato fuori da ottima posizione. Nel finale qualche polemica per un contatto tra Ndicka e Bisseck in area prima del tentativo di bis di Angelino e della respinta a pugni chiusi di Sommer. «Siamo venuti qui per vincere, la voglia credo si sia vista - ha detto Ranieri - L'importante era giocarsela alla pari e uscire a testa alta. Abbiamo osato e giocato una grande prima mezz'ora, poi ovviamente è uscita fuori l'Inter che è di un'altra categoria. Siamo stati diligenti a chiudere le loro occasioni. Dedico questa vittoria ai tifosi che non sono potuti venire, spero siano orgogliosi di noi». Sul futuro è chiaro: «Nessun ripensamento, ho già consegnato il tesserino. Ora penso solo alla gara con la Fiorentina». Sui social, però, i tifosi lo omaggiano e c'è chi invita il Vaticano a pensare a Claudio come nuovo Papa. D'altronde a miracoli sta già un bel passo avanti.