
LEGGO (F. BALZANI) - Un pareggio giusto che tiene a galla i sogni di Champions e alimenta qualche rimpianto per l'approccio. La Roma prosegue la striscia positiva (15 risultati) ma non riesce a sconfiggere la Juve subendo il controsorpasso della Lazio a una settimana dal derby.
La squadra di Ranieri è partita sotto tono subendo la voglia di riscatto dei bianconeri che sono andati vicinissimi al vantaggio con Nico Gonzalez: miracolo di Svilar e palla sull'incrocio a far sospirare un Olimpico stracolmo. La Roma ha provato a replicare con El Shaarawy che ha scheggiato il palo esterno con un colpo di testa su cross di Soulé. Pochi minuti dopo ecco la perla di Locatelli da fuori area su cui Svilar non poteva nulla. Nella ripresa Ranieri cambia assetto e inserisce Shomurodov per aiutare Dovbyk. E i risultati si vedono subito. Dall'angolo di Soulé nasce proprio la rete dell'uzbeko bravo a sfruttare il tap in dopo il colpo di testa di Ndicka. Poi il tecnico romano cambia ancora e la partita torna a ristagnarsi con poche occasioni da una parte e dell'altra e una girandola di cambi che non modificano l'esito del match.
In tribuna a fare il tifo c'era anche Dybala, ma soprattutto ten Hag. L'ex tecnico dello United, ospite della Roma, però non risulterebbe tra i candidati alla panchina del prossimo anno. Almeno per ora.
A fine partita Ranieri vede il bicchiere mezzo pieno: «Quando ti accorgi di non poter vincere, è meglio non perdere. La Juve è una grande squadra, per me arriverà quarta. Tudor gli ha ridato grinta e noi abbiamo reagito bene e meritato il pari. Ora arriva il derby, una partita immensa. Il mio futuro? Basta allenare, ho voglia di vedere il mondo prima di morire. Il Big Ben ha detto stop».
Durante la gara striscione in onore di Suor Paola: "Un ricordo a chi ha dedicato la propria vita ad aiutare bambini, malati e detenuti". A inizio partita, invece, sono stati ricordati con un lungo applauso l'attore Antonello Fassari e lo storico magazziniere Timperi, entrambi scomparsi sabato scorso.