
Fino a venerdì si sentiva benissimo e sperava di giocare titolare. Poi l’incidente, un altro della disgraziata catena di sventure, nella partitella di allenamento: un contrasto duro ancorché involontario, un colpo fortissimo al polpaccio. E il prezzo dell’intensità del lavoro che viene richiesta ai calciatori contemporanei: Lorenzo Pellegrini ieri mattina non è riuscito ad allenarsi a causa del dolore. Ranieri lo ha convocato lo stesso, sperando di portarlo almeno in panchina. Ma è da escludere che possa cominciare la partita contro la Juventus, alla quale teneva tantissimo per tanti motivi. Il capitano della Roma sarà quindi di nuovo Gianluca Mancini. (...) A questo punto dovrà aspettare il derby, altro evento che da capitano sente parecchio, ricordando la sorpresa dell’andata: quando nessuno si sarebbe aspettato di vederlo uscire dalle scalette dell’Olimpico con la fascia sul braccio, ha orientato la sfida a favore della Roma con un gol da fuoriclasse. Certo, la ruota della fortuna dovrà girare prima o poi. In questo campionato, per un motivo o per un altro, Pellegrini ha giocato soltanto 17 volte dal primo minuto. E per 6 volte è rimasto in panchina senza entrare. (...) Pellegrini è molto dispiaciuto per il nuovo inconveniente. Ma conosce abbastanza bene il calcio da capire che gli basterà poco per ribaltare la situazione: a prescindere da Roma-Juve, restano sette partite per recuperare la centralità tecnica perduta. La prima, contro la Lazio, arriva proprio nel momento giusto. Non rimandabile.