
IL TEMPO (L. PES) - Tutto sulle spalle di Dovbyk. Con l'assenza di Dybala e l'incognita sul modulo che Ranieri sceglierà per la stracittadina di questa sera, i fari sono puntati tutti sul centravanti ucraino, reduce da un mese di marzo da protagonista ma senza gol contro la Juve una settimana fa all'Olimpico. Ancora a secco contro le big, non considerando il rigore (fondamentale) messo a segno a Bologna, da quando è arrivato in Italia, il numero undici giallorosso ha l'arduo compito di guidare un reparto offensivo orfano del suo giocatore migliore e che, escluso l'ucraino, ha numeri pessimi in fase realizzativa.
All'andata fu determinante su entrambe le reti della Roma, ma stasera sarà diverso. La lotta con Gila e Romagnoli sarà dura e senza esclusione di colpi, l'attenzione dei biancocelesti su di lui sarà elevata e gli spazi ridotti. Ranieri gli ha consigliato di allenarsi per la lotta greco-romana, e Artem puntualmente sui social ha risposto con una vignetta. Niente scherzi, però, sul campo. Tocca a lui decidere il derby e togliersi lo sfizio di segnare al primo anno in A contro la Lazio proprio come i suoi predecessori Dzeko (in gol all'andata e al ritorno nel 2015-16) e Abraham (doppietta nel 3-0 del 2022). Ora tocca a Dovbyk.