Guerriglia prima del derby: ultrà contro forze dell'ordine, tredici poliziotti feriti

14/04/2025 alle 08:27.
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IL TEMPO (L. GARBATO) - È scoppiata una vera e propria guerriglia urbana ieri pomeriggio tre ore prima del fischio d'inizio del derby Lazio-Roma. Gli scontri sono avvenuti a Ponte Milvio verso le 17,30. In strada, con caschi, passamontagna, spranghe, pietre e bottiglie i tifosi biancocelesti e gli ultra giallorossi hanno aggredito le forze di polizia che hanno evitato che le due tifoserie entrassero in contatto. Il bilancio è stato di tredici poliziotti feriti
dal lancio di qualsiasi oggetto. Per riuscire a far tornare la calma è stato necessario l'intervento dei blindati che hanno attivato gli idranti per disperdere i teppisti che hanno messo a ferro e fuoco l'area intorno alla stadio Olimpico.

Durante i disordini, oltre a prendere di mira gli uomini in divisa, gli ultrà violenti hanno danneggiato a colpi di bastone anche le vetture che erano parcheggiate, spaccando finestrini e parabrezza. Non solo. Anche i motorini che erano in sosta sono stati buttati in terra e lasciati in mezzo alla strada. Dalla parte opposta di Ponte Milvio, in via Flaminia, un fumogeno è arrivato addirittura sul terrazzino di un palazzo dove era presente il proprietario, rimasto illeso solo per un colpo di fortuna. Un uomo, invece, che si trovava a Ponte Milvio al momento degli scontri si è sentito male, tanto che è stato necessario l'intervento dei sanitari del 118.

Tutto è iniziato quando un gruppo di circa 300 tifosi giallorossi da piazza Mancini ha
tentato di spostarsi verso l'area dedicata all'afflusso dei tifosi laziali, ma ha trovato lo schieramento degli agenti. Anche un gruppo di tifosi laziali avrebbe poi tentato di spostarsi verso l'area destinata al romanisti. In questi frangenti sono rimasti feriti poliziotti che erano in tenuta anti-sommossa, al centro tra circa 500 tifosi teppisti. Le prime scintille si sono accese anche intorno alle 16 in via Flaminia, dove alcuni sostenitori della Roma si sono scontrati con tifosi del Lipsia, storicamente legati ai laziali. Le due fazioni sono venute alle mani, utilizzando le cinture dei pantaloni come armi improvvisate. L'intervento della Digos ha evitato che la situazione degenerasse. Contro gli agenti sono stati lanciate bombe carta e petardi.

È in corso adesso l'attività della Digos per l'identificazione dei tifosi che hanno partecipato alla guerriglia. «Si susseguono i vergognosi attacchi di delinquenti contro le forze dell'ordine: oltre al Decreto legge sicurezza appena varato, siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.