
IL TEMPO (F. BIAFORA) - Il maestro del derby vuole farlo ancora. E ha nel mirino l'ennesimo scherzetto alla Lazio con quel suo atteggiamento sornione rispetto ad un appuntamento così importante. Ranieri è pronto per il suo sesto e ultimo derby di Roma nella lunghissima esperienza da allenatore, che lo ha visto per ben tre volte sedere sulla panchina giallorossa (ma nella seconda non sfidò i biancocelesti). L'ora di dire basta era arrivata già lo scorso anno, ma Sir Claudio non poteva dire di no ai Friedkin con una Roma finita tra le macerie in un paio di mesi dall'inizio della stagione. Ed ecco che si è ricatapultato a Trigoria, realizzando un percorso straordinario nel quale è stato capace di riportare la Roma a lottare per il tanto agognato ritorno in Champions League (manca dal 2018-19). Sulla sua strada si ripresenta nuovamente la Lazio, già battuta a gennaio grazie ai gol di Pellegini e Saelemaekers. Un trionfo che ha lanciato l'incredibile rincorsa e rimonta, dando alla Roma la fiducia per poter tornare in alto.
La sfida di inizio 2025 arrivava a ben quattordici anni di distanza dal precedente derby, sempre disputato a gennaio e l'unico giocato al di fuori della Serie A. Le due squadre si affrontavano negli ottavi di finale di Coppa Italia, con la rete di Simplicio a regalare il 2-1 e il passaggio del turno. In campionato, prima di quello scontro diretto da dentro o fuori, erano stati tre gli acuti della formazione allenata da Ranieri: il primo nel dicembre 2009 deciso da Cassetti; il secondo, nell'aprile 2010, quello che probabilmente è rimasto maggiormente impresso nella memoria dei tifosi, con una rimonta grazie alla doppietta di Vucinic, con la doppia sostituzione di Totti e De Rossi all'intervallo che sembrava folle; il terzo nel novembre 2010, con i due rigori di Borriello e Vucinic. In assoluto il primato di vittorie contro la Lazio appartiene a Capello (7 in 12 partite). Ma mai nessuno ha fatto un filotto di sei successi in sei derby nella storia delle sfide tra biancocelesti e giallorossi. E Ranieri non ha alcuna voglia di "rovinarsi" l'incredibile media.