Non solo i gol: Dovbyk cerca la svolta

15/03/2025 alle 09:01.
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IL TEMPO (M. CIRULLI) - Sembrano passati secoli dall'arrivo di Dovbyk a Ciampino questa estate, accolto da circa 200 tifosi. Il centravanti giallorosso, Pichichi della Liga - ovvero capocannoniere della scorsa stagione con 24 gol - sta vivendo un'annata tutt'altro che entusiasmante, rispecchiando l'andamento altalenante della Roma. L'emblema di queste difficoltà è la gara del San Mamés, dove l'ucraino è stato schierato al fianco di Dybala per, citando le parole di Ranieri, «cercare, nella prima parte della partita, di fare da punto di riferimento e farci risalire». Tuttavia, nei 53 minuti in cui è rimasto in campo, questo obiettivo non è mai stato raggiunto, lasciando la squadra in balia di lanci lunghi senza un vero riferimento offensivo. Nonostante i numeri complessivi della sua stagione non siano da scartare - 14 gol in 37 partite, considerando anche tre cambi di allenatore e l'adattamento a un campionato tatticamente complesso come la Serie A - ciò che viene maggiormente criticato all'ex Girona è il suo atteggiamento al di fuori dell'area di rigore. Questa lacuna ha permesso a Shomurodov di guadagnare sempre più spazio: pur non essendo un goleador (5 reti in 27 partite), l'uzbeko continua ad offrire un contributo più incisivo alla squadra. «Deve dimostrare di essere l'attaccante della Roma per il presente e per il futuro», aveva sentenziato Ghisolfi poco prima del calcio d'inizio di giovedì scorso. Al San Mamés il test può considerarsi fallito, ma restano ancora dieci partite per cercare di convincere tutti.