
SPORTWEEK - Lunga intervista di Noemi all'inserto de La Gazzetta dello Sport. La cantante ha parlato soprattutto del suo amore per la Roma. Le sue parole:
Nella terza serata, prima di cantare, dalla platea ti hanno informata del gol di Celik contro il Porto.
«Già il fatto che abbia segnato Celik è incredibile! Prima di arrivare all'Ariston stavo proprio guardando la partita. Anche nei giorni precedenti ho visto Venezia-Roma mentre andavo alle prove col van: ho esultato come una pazza al rigore di Dybala».
Quindi la segui anche quando sei impegnata?
«Sempre. E quando posso vado allo stadio: ero lì per Roma-Cagliari e proverò ad andare anche al derby di aprile. Magari con la mia amica Francesca Fagnani, noi due siamo romaniste "fraciche"».
(...)
Il ricordo più nostalgico legato alla Roma?
«Lo scudetto 2000-2001. Ma la Roma stessa è sinonimo di nostalgia, noi tifosi viviamo nel ricordo di un passato che ci sembra sempre più bello del presente: quando c'erano Falcao, Totti, Candela... Essere giallorossi ti fa vivere ogni giorno emozioni diverse. La Roma, in fondo, è una metafora di vita: "po' esse fero e po' esse piuma", come si dice».
Tolti cosa rappresenta per te, ancora oggi?
«Un campione di altissimo livello che ha rinunciato a tutto per la Roma. Non dimentichiamoci che ha rifiutato il Real Madrid per la maglia. Oggi si pensa solo al mercato e si è persa questa visione romantica del calcio. Per questo ci manca Totti. Ecco, Claudio Ranieri che torna per aiutare la sua Roma è romantico».
Ti piace come allenatore?
«Molto. Non solo per i successi del passato, perché ancora oggi è fortissimo. È un allenatore che sa tirare su una squadra dando ai giocatori la possibilità di rimettersi a fuoco: lo ha fatto con Pellegrini, Dybala e con altri che magari volevano andarsene e invece sono rimasti. Avere Ranieri come mental coach nella vita sarebbe tanta roba. Sai che al liceo ero in classe con sua figlia Claudia?».
E non l'hai mai conosciuto?
«No mai, ero timidissima da ragazzina... ».
Allora va assolutamente organizzato un incontro allo stadio.
«Magari. Sarebbe bellissimo!».
La prossima stagione Ranieri sarà dirigente, chi gli consiglieresti per la panchina?
«Conte sarebbe il top, ma mi pare sia già impegnato (ride, ndr). Comunque sono sicura che Claudio saprà scegliere bene, ha il radar per riconoscere i lupi come lui».
Niccolò Pisilli sembra stia seguendo le orme dei giganti romanisti del passato: già dodici anni in giallorosso e ora il rinnovo per (almeno) altri quattro. Potrebbe diventare la futura bandiera della Roma?
«Ce lo vedo... Chissà se diventerà forte come Totti. È giovanissimo e può succedere di tutto nella sua carriera. Ma glielo auguro, è un bravissimo calciatore. Ora che ci penso, Edoardo Bove per noi rappresentava proprio quell'amore infinito alla Totti»