Mister rimonta

08/03/2025 alle 09:01.
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IL TEMPO (L. PES) - L'urlo dell'Olimpico dopo il gol di Shomurodov assomiglia al boato dopo la rete di Dovbyk di qualche giorno fa e ricorda il ruggito dopo le due meraviglie di Dybala contro il Porto. Dal 26 gennaio al 6 marzo la Roma targata Ranieri ha vinto ben quattro volte in rimonta portando a casa sei punti in campionato, una qualificazione agli ottavi in Europa e il primo round contro il Bilbao. E se vogliamo ci sarebbe anche il punto strappato al Napoli nel recupero. Sir Claudio e la rimonta, un idillio che nasce da lontano e che il tecnico si porta dietro da anni come specialità della casa delle sue squadre. L'abilità di leggere le partite, il dono di riuscire ad ottenere sempre il massimo dalla squadra e quel talento nel non mollare mai.

Alla sua prima esperienza in giallorosso da tecnico, nella stagione 2009-2010, le rimonte stagionali furono addirittura undici: sette in campionato, tre in Europa League e una in Coppa Italia. Non certamente un caso che quindici anni dopo a distanza di quasi quattro mesi dal suo arrivo Ranieri sia già a quota quattro, oltre a tre pareggi strappati da situazioni di svantaggio. Un merito che spesso l'allenatore di San Saba dà ai calciatori ma che evidentemente è figlio di una capacità non indifferente di incidere nella psicologia dei suoi gruppi. Difficilmente i giallorossi hanno fatto registrare numeri simili nel riuscire a portare il risultato dalla propria parte in situazioni di svantaggio.

Dato, quello delle rimonte, supportato anche al numero di gol segnati dalla Roma negli ultimi quindici minuti di gioco. Con quello firmato giovedì sera da Shomurodov sono undici di cui cinque oltre il novantesimo. Due volte questi gol hanno portato a due vittorie (Como e Bilbao) e tre volte a un pari (Napoli, Bologna e Tottenham) mentre sei volte sono stati ininfluenti sul risultato finale. Specialista di questa statistica è Dovbyk con tre gol segnati nella parte finale dei match, seguito proprio dall'attaccante uzbeko a quota due.

Indizi che portano a un'evidenza importante. Ovvero che, luoghi comuni sulla fortuna a parte che piacciono a tanti ma sono lontani dalla realtà dei fatti, Ranieri più di tanti altri riesce a convincere i suoi ragazzi, come spesso dice, ad andare sempre il massimo. E questo lo si vede dalla trasformazione di Celik e Shomurodov, dalla continuità di rendimento di Dybala e Mancini fino all'esplosione di Angelino. In questi pochi mesi Sir Claudio è riuscito a portare tutti (o quasi) dalla sua parte rendendo la Roma una squadra difficile da battere e che non si arrende e trovando nell'Olimpico un alleato incredibile. Dieci vittorie, un pareggio e una sconfitta con ben undici risultati utili di fila in casa e una serie aperta di cinque vittorie consecutive generali tra campionato e coppa. Intanto i Friedkin nominano il Ceo dell'Everton annunciando Angus Kinnear mentre a Roma si attende ancora il successore della Souloukou. La testa, per Ranieri e i suoi, però, va subito a Empoli dove domani c'è un'altra sfida fondamentale per la rincorsa in campionato. Prima di preparare la battaglia in Spagna di giovedì. Un passo alla volta, senza mollare mai.