
Un giocatore con queste caratteristiche, al momento, potrebbe rappresentare più un problema che una soluzione. Ma la domanda sorge spontanea: Dovbyk potrà rivelarsi utile alla Roma in futuro? Una questione delicata.
Le critiche più frequenti riguardano la sua difficoltà di integrarsi con i compagni, una certa titubanza nel ricevere palla, e una scarsa efficacia nel gioco spalle alla porta. A questo si aggiungono debolezze nei contrasti fisici e una postura spesso inadatta alla giocata. (...)
La Roma ha investito diversi milioni per portare l'attaccante ucraino nella Capitale la scorsa estate e, di conseguenza, è tenuta a proteggere il proprio investimento. Tuttavia, finora, Dovbyk continua a deludere.
Il fatto che Claudio Ranieri abbia spesso preferito Shomurodov, centravanti modesto, sottolinea la gravità della situazione. Ci si interroga se le difficoltà di Dovbyk siano legate al tipo di gioco proposto dalla Roma, ma la sua scarsa continuità di rendimento sotto tre allenatori diversi rende questa ipotesi poco plausibile.
Nonostante si dica che Dovbyk sia un finalizzatore che necessita di essere ben servito, la realtà dimostra che si tratta di un attaccante atipico, privo del cinismo e della determinazione necessari per sfruttare al meglio anche le occasioni più piccole. (...)
La società giallorossa deve quindi valutare attentamente se Dovbyk potrà essere un elemento utile per la prossima stagione. È già tempo di pensarci, visto che non c'è più molto altro.
(corsera)