
Ce chi come Aldo Serena lo ha definito un “manufatto che si anima, salta, urla, si muove e vibra diventando cosa viva”, chi come qualche tifoso del Bilbao si è immerso nell'atmosfera e a fine partita ha cantato "Grazie Roma”, e chi invece è rimasto semplicemente senza parole ammirando quel capolavoro giallorosso che era lo stadio Olimpico giovedì sera. Scene da calcio “vecchie maniere”, per qualcuno nostalgiche, nelle quali quasi tutti i tifosi avevano una bandiera in mano e non lo smartphone per fare foto o video. Scene che puntualmente ì romanisti ripropongono sugli spalti e che negli ultimi anni hanno sempre tetto il giro del mondo. (...) Ma lo spettacolo di giovedì, con migliaia di bandiere gialle e rosse sparse per tutto lo stadio, ha segnato un nuovo livello di stupore per tutti coloro che hanno gustato quell’atmosfèra da brividi. Non soltanto per i tifosi ma anche per chi era in campo. Durante il riscaldamento i giocatori più volte si sono fermati ad ammirare la vista, poi rientrando negli spogliatoi hanno a lungo parlato del clima, di come li stava caricando per la gara. Lo ha confermato lo stesso Ranieri dopo la partita. (...) Nelle ultime 48 gare europee giocate in casa, i giallorossi hanno un ruolino di 36 vittorie, 9 pareggi e solo 3 sconfitte: numeri impressionanti come conferma il ranking Uefa nel quale la Roma è da tempo la prima squadra italiana in classifica. (...)
(corsport)
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