Montali: "Arrivai con la Roma terzultima, i tifosi mi portarono una ghirlanda da morto da dare ai giocatori"

21/01/2025 alle 09:28.
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CORSERA - L'allenatore di pallavolo e dirigente sportivo Gian Paolo Montali (alla Roma dal 2009 al 2011 come direttore generale), ha parlato in esclusiva sull'edizione odierna del quotidiano, citando tra le altre cose anche alcuni aneddoti sulla sua esperienza in giallorosso. Queste le sue parole.

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Avrebbe dovuto finire al Napoli, invece andò alla Roma.
"Rimasi sette giorni da Aurelio De Laurentiis, persona squisita. Stavo per firmare: avevo scelto l'allenatore, Mazzarri, e il direttore sportivo, Bigon. Lessi però l'ultimo comma del contratto: i proventi per i miei diritti di immagine andavano a lui. Eccepii, De Laurentiis tagliò corto: "Funziona così". Gli chiesi un po' di tempo per riflettere. Tornai a casa e accesi la tv mentre Sky annunciava che non sarei andato al Napoli. Poco dopo mi telefonarono Rosella Sensi e Paolo Fiorentino di Unicredit. Li incontrai quella stessa sera e mi convinsero a diventare d.g. della Roma: non fu semplice dirlo a De Laurentiis".

Con la Roma l'esordio fu complicato.
"Era terz'ultima, tiravano sassi al pullman. Scena del primo giorno. Via dei Gladiatori: siamo fermi, polizia in assetto di guerra. I tifosi vogliono che scendano il capitano e un dirigente. Totti si rifiutò, scesi io. La polizia aprì un corridoio, i tifosi vennero da me con una ghirlanda da morto. "Lei non c'entra nulla, ma adesso va sul pullman con la ghirlanda, la dà ai giocatori e dice che sono dei morti: se non vincono questa partita non escono di qui". Risalii, trovai chi scoppiava dal ridere. Uno mi disse: "Benvenuto nel mondo della Roma"".

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