Cinquantatré giorni in tutto, tanto è durata l'avventura di Ivan Juric alla guida della Roma. Iniziato bene con due vittorie e un pareggio, il croato ha poi visto la sua barca naufragare.
Nessuno a Roma aveva mai pensato che il matrimonio sarebbe stato felice. Di diffidenza ce n'era troppa e con l'ex Torino che doveva raccogliere una pesante eredità lasciata da Mourinho e De Rossi. Ma lui l'occasione della vita se l'è comunque voluta giocare. [...] In un gruppo orfano di DDR, Juric è apparso da subito uno di passaggio e ciò gli ha complicato il lavoro.
Poi il croato ci ha messo anche del suo ad iniziare da un modulo e uno stile di gioco che la squadra non ha mai gradito. Angelino braccetto, Hummels umiliato, Dybala costretto a ripiegare e a giocare da terzino, queste sono solo alcune delle sue scelte sbagliate. Si aggiungono poi la fiducia a Celik e Zalewski e Pisilli trequartista. In tutto questo non vanno tralasciate le sue dichiarazioni, che lo hanno fatto sembrare un marziano. Juric è sembrato vivere su un altro mondo, parlava di belle prestazioni anche quando la Roma cadeva contro Elfsborg e Verona. [...]
(gasport)