Feriti dal Toro

21/10/2024 alle 07:05.
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La Roma scivola ancora. Dopo un'ora alla pari con l'Inter e sull'ennesimo errore individuale. Stavolta è toccato a Zalewski che prima si divora un contropiede illuminato da Dybala e poi inciampa favorendo quello interista che porta al gol di Lautaro. L'unico di una serata amara in cui Svilar ha evitato più volte il bis interista favorito da una Roma sbilanciata alla ricerca del pareggio. Probabilmente meritato.

Nel primo quarto d'ora senza l'apporto della Sud, che protesta contro la dirigenza, la Roma aveva già rischiato grosso con Thuram che scalda le mani di Svilar e con l'ex Mkhitaryan che coglie la traversa, ma si fa anche vedere dalla parti di Sommer con Pellegrini che coglie il palo dopo la presa poco sicura dello svizzero. Poi i giallorossi salgono in cattedra e vanno vicini ancora al vantaggio sempre con il capitano che impegna di nuovo Sommer. Nella ripresa il copione sembra simile con le due squadre che non rinunciano a provarci. Poi al 60' arriva l'errore di Zalewski che spiana la strada a Lautaro. Errore decisivo e sottolineato dai fischi dello stadio al momento dell'uscita del polacco appena reintegrato in rosa. Lo svantaggio costringe la Roma a cercare un buco nel fortino messo su da Inzaghi.

Juric (fin qui sempre sconfitto coi nerazzurri) mette dentro tutti o quasi gli uomini d'attacco: Baldanzi, Le Fée e Soulé. Quest'ultimo con un tiro a giro all'ultimo respiro impegna ancora Sommer e fa sospirare un Olimpico ancora in aperta contestazione con la dirigenza come testimoniano altri striscioni. Juric conosce la prima sconfitta della sua gestione in campionato e sa che la sua Roma ha sprecato un'occasione importante.

«Abbiamo fatto molto bene fino al gol che è stato un incidente che non ci voleva. Ma non possiamo sbagliare così tanto tecnicamente anche quando andiamo al tiro. Bisogna alzare il livello di qualità negli ultimi metri. La Roma da tempo non giocava cosi contro l'Inter». Infine sull'ambiente: «Possiamo cambiare questa situazione solo coi risultati. I giocatori fischiati ora devono essere forti».