IL TEMPO (M. CIRULLI) - Sono bastati i 20 minuti visti con la Juventus per riconoscere in Koné le caratteristiche che i tifosi della Roma aspettavano dalla cessione di Strootman e Nainggolan nel 2018. A quella presenza con la maglia giallorossa si sono aggiunte anche le due partite disputate con la sua Francia. Una prestazione, quella contro il Belgio, che non è passata inosservata anche da un suo connazionale, Guendouzi, calciatore della Lazio, che, nonostante giochi per la rivale storica, ha comunque ammesso le qualità del classe 2001: “Ci ha aiutato molto nel recupero palla ed è stato molto pulito. Spero che non faccia questa partita durante il derby“. Un calciatore che fa del centrocampo la sua zona di caccia. Alla ricerca di avversari a cui rubare il pallone per poi far ripartire in contropiede la sua squadra. In sintesi, un giocatore dominante, quello tanto cercato e richiesto da De Rossi già dal suo arrivo nella Capitale lo scorso gennaio. “Mi piace sia difendere sia attaccare – così si è descritto Koné dopo la vittoria con il Belgio – mi trovo a mio agio con il pallone tra i piedi, quando hai il possesso e più facile e io sono una persona calma, adesso tornerò alla Roma, dove continuerò a lavorare anche in vista dei prossimi impegni della nazionale”.