LEGGO (F. BALZANI) - Bella per un’ora, poi la differenza dei cambi ha fatto sentire il suo peso. La Roma pareggia al debutto europeo contro l’Athletic Bilbao in una sfida dura e contro un avversario di tutto rispetto in cui però si sono visti anche progressi da parte della squadra di Juric. La partenza è brillante e dopo mezz’ora porta al gol di Dovbyk dopo un’azione bellissima: tunnel di Dybala a centrocampo, movimento filtrante di Kone, servizio di Baldanzi per Angelino che al centro trova l’ucraino pronto per segnare il terzo gol in tre partite. Il Bilbao fatica a farsi vedere dalle parti di Svilar e la Roma va vicina al raddoppio con Soulé (subentrato a Dybala che ha sentito un fastidio al flessore) che però trova i guanti di Agirrezabala.
L’ingresso del più grande dei fratelli Williams cambia l’andamento del match con la Roma impegnata più a contenere che a cercare il raddoppio. A cinque dalla fine, sull’unica disattenzione del match, arriva il pareggio basco con Aitor Paredes bravo a saltare tra Cristante e Mancini. Alla fine sono comunque applausi per la Roma in un Olimpico che ha visto la curva Sud in silenzio nei primi 15 minuti. Una nuova protesta per l’esonero di De Rossi (omaggiato anche da uno striscione). Intanto però la Roma di Juric cresce. "Non abbiamo subito occasioni importanti, ma dovevamo essere più cattivi per chiuderla. Peccato per quella disattenzione nel finale, queste partite vivono di dettagli. Ho visto comunque molte cose positive", le parole del tecnico croato. Capitolo dirigenza: Boniek si è candidato per un posto, tra i papabili anche Carnevali del Sassuolo.