Nasce la DDS, segnali di Roma. Dybala, Dovbyk e Soulè: il tridente c’è

04/08/2024 alle 08:20.
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Tre lettere che fanno sognare la Roma. A due settimane dall’inizio del campionato a prendersi la copertina ieri sono stati quelli della “DDS”, ovvero la banda che promette gol, spettacolo e giocate da urlo. Dybala, l’ultimo arrivato Dovbyk e Soulé sono stati in campo insieme per 24’ nel secondo tempo: vederli dialogare e soffrire è stata la nota più lieta e, insieme, la vera “vittoria” che i diecimila tifosi giallorossi allo Scopigno di Rieti si sono portati a casa, in fondo a questo quarto test stagionale contro l’Olympiacos, poco amichevole a dire il vero, che parecchi indizi ha fornito sulla Roma che verrà. L’impressione è che la squadra sia un progetto molto interessante e, per alcuni aspetti, già una certezza per l’atteggiamento tenuto in campo. (...) Non si sono visti fuochi d’artificio, sia chiaro, anche per le gambe pesanti di questo periodo e per la qualità dell’avversario (quei campioni della Conference che la ceo Lina Souloukou conosce bene, avendo lavorato ad Atene per 4 anni), ma in ossequio al credo calcistico di DDR i giallorossi hanno cercato di far pressione altissima a 35 metridalla porta avversaria, ridotto gli spazi nella propria metà campo in fase di non possesso e tentato qualche trama in verticale. (...) I rigori realizzati da Pellegrini e Rodinei sono originati da eventi fortuiti (molto generoso il secondo, sul contatto Celik-Velde), eppure qualche lampo di gioco e perfino un assist di tacco di Soulé (gioia per gli occhi dei tifosi) si sono visti, oltre a una parata salva-risultato del solito Svilar. In coincidenza anche con la condizione non ottimale dei nazionali (in ritardo sono apparsi soprattutto Celik e Cristante), De Rossi ha poi lanciato la “DDS” con Dybala dietro a Dovbyk e Soulé a destra. E, certo, con il tocco della Joya e la potenza dell’ucraino qualcosa in più la Roma ha creato. Non è un caso che la squadra, per lunghi minuti impegnata in un duro confronto muscolare a tutto campo con i greci, abbia all’improvviso con Dybala ritrovato verve e verticalità. Anche El Shaarawy ha liberato la corsa e, in un’occasione, con un tiro a giro ha lambito il palo alla destra di Solakis. Dovbyk è sembrato già sintonizzato sulle frequenze giuste. (...)

(gasport)