"C'è chi dice no": da Dybala a Brando, i rifiuti eclatanti

24/08/2024 alle 10:54.
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Certo, Paulo Dybala non è Giulio Cesare che rifiutò per tre volte la corona di re di Roma offerta da Marco Antonio, però il suo no ai 75 milioni di euro dell'Al Qaddsiah, squadra neopromossa nella massima divisione araba, ha suscitato l'entusiasmo e il rispetto dei tifosi che lo hanno già eletto "re della Roma". Pare che la sofferta decisione sia frutto di Oriana Sabatini, sposata il 20 luglio scorso, nota cantante, modella e attrice argentina di 28 anni, refrattaria alla prospettiva assai poco allettante di vivere tre anni in un ghetto, sia pure di lusso, in Arabia Saudita, con la paura di violare le numerose regole e leggi che limitano le attività in pubblico delle donne, e soprattutto non disposta a sacrificare le proprie opportunità professionali: quanto a quelle del calciatore Dybala, ci ha pensato mamma Alicia: "Tutti quei milioni non valgono il tuo futuro". Etica e pragmatismo. E poi, Dybala non è stato il solo né il primo a respingere tali offerte. Francesco Totti, fedelissimo alla maglia giallorossa, si tappò le orecchie e non sentì le sirene miliardarie del Real Madrid e del Milan di Berlusconi [...]. Irremovibile fu Gigi Riva, che rimase al Cagliari, perché vi trovò pace interiore, meglio dei soldi. Chiedere a Domenico Berardi che non lo sradichi dalla provincia, grassa quanto vuoi, di Sassuolo. [...] Nella vita dire no spesso è difficile. Dirlo al comitato del Nobel è un avvenimento clamoroso. E polemico. Nel 1964, Jean-Paul Sartre rifiutò il premio perché non voleva sentirsi "imbalsamato", oggetto di un "prematuro collocamento in una nicchia del Pantheon letterario". [...]

(Il Fatto Quotidiano)