A Dazn Italia si sta trattando in questi giorni su un piano esuberi molto consistente: l'azienda ha fatto delle offerte con incentivi all'esodo, che potranno essere accettati o meno entro la prossima settimana. E in base al numero di consensi si aprirà una nuova partita tra personale e proprietà della piattaforma di streaming sportivo. Quindi è corretto, come detto nei giorni scorsi dall'a.d. di Dazn Italia, Stefano Azzi, che «a oggi non prevediamo nessun licenziamento. La nostra riorganizzazione va letta come adeguamento all'attuale modello di business. Sicuramente non è un tema di contenimento costi o di crisi, ma solo un'evoluzione che porta a possibili riorganizzazioni». Per ora non ci sono licenziamenti a Dazn Italia, quindi, si tratta su un piano di dimissioni volontarie dietro incentivi. Sarebbe bello vedere Dazn muoversi in Italia con la trasparenza di Sky Italia, sia in tema di bilanci e conti, sia con una sede ufficiale italiana, che ancora non c'è. (...) Quando inizia la sua avventura in Italia, nell'estate del 2018, dopo essersi aggiudicata tre partite di Serie A di calcio a turno in esclusiva per il triennio 2018-2021, Dazn ingaggia come direttore Marco Foroni, che si insedia il 6 luglio 2018 e porta con sè gran parte della redazione di Fox Sports, canale tv che dirigeva e che aveva chiuso i battenti in Ita-lia proprio il 30 giugno 2018. Ci sono una ventina di giornalisti, assunti da Dazn ltd di Londra ma che operano a Milano, che vanno poi ad affiancare altri giornalisti attivi nella sede Dazn (Perform) di Monaco di Baviera. Perciò, come racconta a ItaliaOggi una fonte privilegiata, «nella prima fase di Dazn Italia ci sono dipendenti a tempo pieno sia negli uffici di Milano sia in quelli tedeschi di Monaco. Fino a febbraio 2020 molto viene fatto da Monaco». Successivamente Dazn si aggiudica i diritti di tutte le partite della Serie A, di cui sette in esclusiva, per il triennio 2021-2024. Bisogna allargare il parco collaboratori, ingaggiare altre professionalità. Ci si avvale anche di service esterni tipo 3zero2tv (la cui proprietà, a inizio 2023, è passata da Emg Italy a Soul movie), un po' come fanno tutti. Ma nell'estate del 2021 il direttore Foroni si dimette e passa a Prime video (che acquista i diritti di una partita di Champions league a turno). E solo nel gennaio 2022 Pierluigi Pardo viene nominato coordinatore della divisione calcio di Dazn. «Foroni era un diretto-re», commenta la fonte a Italia Oggi, «che poteva avere politiche giuste o sbagliate, ma dava una direzione. Dopo di lui, regna l'anarchia, ci sono vuoti di potere. E nell'ultimo anno, dall'estate 2023 a oggi, è un po' crollato tutto. Ogni volta che si entra nella redazione milanese di Dazn la percezione è che ci sia un interesse sempre minore per la qualità e l'approfondimento. Tutti i contenuti non live sono spariti. Pure Croquetas, che era un fiore all'occhiello, è stato cancellato» (...)
(Italia Oggi)