Trent'anni. Quasi come una saetta, un fulmine che arriva, rimbalza e va via. Perché il dolore resta, come è normale che sia, ma negli anni ha poi dato spazio sempre più alla grande dolcezza del ricordo. Del resto, il 30 maggio per un tifoso della Roma non sarà mai una data come un'altra. Perché c'è il Liverpool di mezzo, la finale di Coppa dei Campioni persa in casa, il sogno della vita cullato e infranto in un colpo solo. E perché poi c'è lui, Agostino Di Bartolomei, il capitano, che proprio quel giorno ha deciso di salutare tutti e dare l'addio al palcoscenico della vita. Successe esattamente trenta anni fa, a San Marco, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno, il paese di origine dell'amata Marisa. (...) Ieri a Trigoria è andato in scena la sesta edizione del torneo dedicato ad Agostino, in campo gli Under 13 di Roma, Alba, Fortitudo e Pro Roma. A fare da contraltare uno striscione commovente della Curva Sud: "Trent'anni che, pensando a te, ci sembra ancora di udirlo:... vediamo di arrivarci col vessillo". Agostino per sempre", facendo riferimento alla risposta di Di Bartolomei prima di Inter-Roma dell'82/83, quando Galeazzi gli chiese: "Capitano, mancano tre giornate, l'equipaggio chiede: andiamo in porto o no?". E Ago rispose proprio così: "In porto sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo". E la Roma ci arrivò con il vessillo, anche grazie a lui, il capitano, che di quella squadra - ma non solo - è rimasto iconico. Domani Rai Play lo ricorderà con «11 Metri», un documentario di 87 minuti che ripercorre tutta la sua vita. Esattamente come Roma e Milan - le sue due principali squadre - venerdì in Australia giocheranno a Perth indossando maglie con una patch speciale. (...)
(gasport)