IL TEMPO (L. PES) - Una Joya a metà. Alla fine del suo secondo anno in giallorosso Dybala chiude i conti (mancano ancora due partite alla fine) con statistiche molto simili a quelle della stagione d'esordio. Sedici gol (erano stati diciotto) in 37 presenze (erano state 38). L'attaccante argentino è stato croce e delizia per Mourinho come ora lo è per De Rossi: incanta quando c'è con anima e corpo, ma spesso si ferma sul più bello. Tante delle sue presenze infatti, che pur superano di poco la metà del totale, sono da meno di novanta minuti. Simbolo di un calciatore terribilmente fragile e forse anche un po' impaurito dalle reazioni del suo corpo. Anche quest'anno ha saltato la parte finale e decisiva della stagione come era accaduto dodici mesi fa dopo l'intervento killer di Palomino proprio a Bergamo. Fu rimesso in piedi a stento per la finale di Budapest dove segnò il gol del vantaggio romanista, ma mise in emergenza il reparto offensivo per oltre un mese. Una delle prime spine da risolvere per il nuovo direttore sportivo sarà proprio quella della Joya. Come accadde con Pinto lo scorso anno, anche adesso l'entourage del numero ventuno chiederà lumi sul futuro e si discuterà di rinnovo. Ma i numeri parlano chiaro e se l'idea è quella di costruire una rosa giovane e dai costi più bassi Dybala sarebbe un lusso per i Friedkin.
Dopo il corposo aumento della scorsa stagione, grazie a bonus maturati in campo col suo rendimento, è arrivato a guadagnare oltre sei milioni più bonus (legati a presenze, gol e assist), diventando per qualche mese il più pagato a Trigoria, fino all'arrivo di Lukaku. Anche quest'anno, proprio in relazione ai numeri descritti sopra, il contratto sarà ulteriormente ritoccato arrivando circa a 8 milioni di euro. Un costo annuo elevato, seppur per un campione, che però troppo spesso non risponde presente nei momenti cruciali. Dal primo luglio tornerà attiva per un mese la clausola rescissoria valida per un mese e che può liberarlo a 13 milioni per squadre estere e 20 per l'Italia. Dodici mesi fa si era paventato l'interesse del Chelsea ma di affondi concreti per l'ex Juve non ne arrivarono e Dybala è rimasto nella Capitale per un'altra stagione senza rivedere il contratto. Seppur resta l'opzione di rinnovo per un quarto anno al 50% delle presenze che però deve essere avallata dal calciatore stesso, i soldi risparmiati sull'ingaggio e l'intera plusvalenza che verrebbe realizzata dalla sua cessione potrebbero ingolosire il nuovo ds che già solo con la partenza della Joya riequilibrerebbe parecchio i conti del club.
Ma Dybala resta tecnicamente l'uomo più importante della rosa e quello più amato dai tifosi, soprattutto i più giovani, e bisognerà ascoltare anche il parere di De Rossi che come aveva fatto Mou lo ha messo al centro del suo scacchiere tattico e anche la sua Roma senza l'argentino ha abbassato terribilmente la media punti. Discorsi diversi, infine, potrebbero esser fatti dal lato del calciatore che senza la vetrina della Champions potrebbe anche pensare all'addio che ad oggi resta una lontana ipotesi. Intanto ieri Dybala non si è allenato con i compagni ma resta la volontà di tornare in campo nella penultima di campionato col Genoa.