Alla fine Gianluca Mancini se l’è cavata con 5mila euro di multa. Ma nella giornata di ieri ci sarà stato un momento in cui deve aver pensato che quel gesto a fine del derby potesse costargli caro. [...] Gerardo Mastrandrea, ritenendosi competente di quanto avvenuto anche a fine partita, ha chiesto la documentazione raccolta finora da Chinè su Mancini per poter infliggere la sanzione. Una procedura piuttosto insolita ma corretta, che apriva però uno scenario nuovo: se è il Giudice Sportivo a sanzionare, non è previsto patteggiamento, prassi comune in situazioni analoghe. Una situazione che ha fatto pensare che Mancini sarebbe stato punito più duramente, magari con una squalifica. Invece poche ore dopo quella richiesta è arrivata la comunicazione: ammenda di 5 mila euro. Una multa perfettamente in linea con quelle di chi nel recente passato aveva patteggiato. Del gesto di Mancini ieri ha parlato anche il ministro dello Sport Andrea Abodi: «Il Giudice Sportivo si è espresso sulla base delle regole esistenti, ma io credo che quello che si debba fare in maniera sempre più significativa è contrastare la maleducazione e la mancanza di rispetto che arriva fino alle forme estreme dei cori, contrastare il razzismo ma anche la cattiva educazione che spesso viene declassata in goliardia». [...]
(Gasport)