Dateci il coraggio e la bellezza: oggi può nascere una nuova era

06/04/2024 alle 09:19.
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E se il coraggio, una buona volta, fosse la chiave giusta? Gli ultimi due derby, rattrappiti e ingrigiti dalla paura di perdere, hanno lasciato un retrogusto acido: ai di là della gioia laziale per la vittoria in quello di Coppa Italia, sono stati uno spettacolo misero, calcisticamente da dimenticare. Oggi si può voltare pagina. Oggi andiamo in cerca di un Roma-Lazio che sia di rinascita e bellezza, che ci faccia balenare un futuro possibile: speriamo che serva ad allontanare (ma è un auspicio vano, lo confessiamo) la mestizie e le miserie umane che hanno caratterizzato ravvicinamento al derby sul fronte del razzismo. (...) La Roma punterà alle imbucate nel ventre molle della Lazio, che sembra essere la zona centrale; la Lazio tenterà di scavalcare la Roma alle spalle degli esterni, dove può avere il suo punto debole. Entrambi i tecnici hanno rovesciato le prospettive: De Rossi ha ammainato la clava di Mourinho e ha imbracciato il fioretto, per gratificare i suoi fini dicitori; Tudor chiede invece la clava della fisicità a chi fino a 20 giorni fa difendeva di posizione e di reparto, e non è detto che abbia tutti gli interpreti giusti, ma intanto nelle prime due partite ha proposto addirittura un attaccante in più rispetto a Sarri. II pronostico della vigilia, per il poco o nulla che vale, dice Roma. (...) La Roma oggi avrà anche una panchina più lunga, e sarà un vantaggio indubbio. La Lazio di Tudor ci pare ancora da formare, e gli attaccanti, anche col nuovo tecnico, sono sembrati spenti come sempre, in blocco. È il primo derby per entrambi gli allenatori, e diversissimo l'approccio. Serafico Tudor, inevitabilmente sofferente De Rossi, che si sente ad¬dosso tutto il romanismo del mondo perché lo incarna in ogni fibra. (...)

(Il Messaggero)