Ha sofferto, pregato e inveito. E poi si è lasciato andare, impazzendo di gioia ed esultando come ai bei tempi. Tra De Rossi e il derby ci sarà sempre un rapporto stretto, intenso, emotivo. Come ieri, quando al fischio finale ha urlato come un ossesso. Quel "E andiamo, e andiamo", con i pugni stretti, è ormai iconico: "Vincere il derby è sempre molto bello, anche se da allenatore è diverso - dice DDR a fine gara -. L'esultanza? Io ero andato via, la squadra mi ha obbligato ad andare sotto la curva. Volevo che a prendersi l'applauso fossero i giocatori e invece mi sono goduto anche io l'abbraccio di questi splendidi tifosi. Non penso ci possa essere uomo al mondo più felice di me. Forse solo mio padre".
De Rossi si gode la vittoria alla fine di una partita in cui la Roma ha sofferto poco: "Potevamo essere più pungenti, ma la squadra ha subito poco. Mi è piaciuto l'aspetto temperamentale. I giocatori sono stati perfetti, fantastici, il derby si gioca così".
Intanto sono ben 26 punti nelle prime 11 partite in Serie A, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Nella storia della Roma solo Garcia (31) e Di Francesco (27) hanno fatto meglio. Chissà che De Rossi non voglia andare a caccia anche di questo record, magari già dalla trasferta di Udinese, che aiuterebbe anche a guardare il traguardo finale (la qualificazione in Champions) da più vicino.
(gasport)