LEGGO (D. PETROSELLI) - Dopo l'ultima pausa nazionali, la Roma riprende fiato. Ancora due giorni di stop per tutti, un modo per rifiatare, rilassarsi e caricare le pile in vista di un finale di stagione che sarà infuocato per i giallorossi, in piena corsa in Europa e in campionato. Anche per Daniele De Rossi relax in famiglia, a Madrid, ma da mercoledì non ci si potrà più permettere un attimo di sosta. Perché da qui a fine maggio ci si gioca tanto del suo futuro sulla panchina della Roma. E, come sempre, tutto passerà dai risultati. A partire dalla trasferta di lunedì a Lecce, con i salentini ora guidati da Luca Gotti invischiati nella lotta per non retrocedere e che proprio contro Pellegrini e compagni vogliono cominciare a piazzare punti importanti per allontanarsi dalla zona calda. E poi sabato 6 aprile alle 18 il derby, giocato sì in casa ma contro una Lazio che, con l'arrivo di Tudor in panchina rischia seriamente di essere un'insidia ancor più pericolosa. Due sfide in cinque giorni che diranno tanto delle chance della Roma per il quarto posto che vale la Champions (in attesa di capire se per l'Italia sarà utile anche una quinta piazza per raggiungere l'Europa più importante). E poi il giovedì successivo il tanto atteso primo capitolo dell'euroderby contro il Milan. Nel frattempo riecco che torna a parlare ad A Bola da Portimao, dove è stato ospite della MotoGP, Josè Mourinho. Che ovviamente ha cominciato a dire qualcosa su quanto accaduto nella Capitale: «La mia partenza dalla Roma? E difficile capire come un allenatore che raggiunge due finali europee di fila venga esonerato. Questa è l'unica cosa strana. Futuro?
Non ho un club, sono libero, ma voglio lavorare. In estate voglio lavorare. Tiago Pinto? Le sue interviste non mi interessano affatto, non perdo tempo a leggerle o ad ascoltarle. Non ho il minimo interesse. Lavorerà di nuovo con me? No, certamente no». Segno che qualcosa tra i due c'è stato e che non erano solo montature.