Ancora una vittoria per la Roma di Daniele De Rossi. Ancora decisivo il capitano Lorenzo Pellegrini che "Costruisce e suggerisce, che riceve e ritesse, quello che gioca a biliardo con gli angoli della porta avversaria. Un esercito di un uomo solo che a volte finisce per esaurirsi" scrive Marco Evangelisti sul Corriere dello Sport.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
M. EVANGELISTI - CORRIERE DELLO SPORT
C’è chi in campo avrebbe voluto dieci come lui. In realtà di Lorenzo Pellegrini ne basta e ne avanza uno: di più sarebbe decadentismo calcistico, sovrabbondanza estetizzante. Semmai risulterebbe divertente scomporre il capitano della Roma in tutte le sue molteplici componenti e farne un centrocampo di uomini diversi ma uniti nella dedizione alla causa. Il Pellegrini che costruisce e suggerisce, il Pellegrini che riceve e ritesse, quello che gioca a biliardo con gli angoli della porta avversaria, quello che incalza il portatore di palla dell'altra parte. Un esercito di un uomo solo, che proprio per questa poliedrica capacità di manifestarsi in molti modi diversi finisce talvolta per esaurirsi e persino per essere sottovalutato. Non sai mai esattamente che cosa stia progettando, dove sia e dove dovrebbe essere. [...]
G. D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT
Il ritorno di Pellegrini è un segnale importante anche per Spalletti, Pellegrini è l'unico romanista convocato in Nazionale. L'abbraccio dopo il gol con De Rossi è molto significativo, così come l'Olimpico ancora sold out (ieri oltre 66.000 spettatori), lo striscione per Daniele, tutto lo stadio che lo ha invocato e lui ha salutato commosso. Ai tifosi piace questa squadra che va sempre all'attacco, che non si accontenta mai. Con la vittoria di ieri la Roma continua a sperare di tornare in Champions. Resta a tre punti dal quarto posto occupato dal Bologna e potrebbe aumentare il distacco dalle inseguitrici, in attesa di Atalanta-Fiorentina e Inter-Napoli.
U. TRANI - CORRIERE DELLO SPORT
Le prestazioni contro la Fiorentina, il Brighton (al ritorno) e con il Sassuolo hanno confermato quanto i giallorossi abbiano la necessità di sfruttare questa sosta. Daniele dopo il pari del Franchi ha dovuto cambiare rispettivamente 7 e 6 giocatori di movimento per le partite di coppa e di campionato. E' stato giustamente attento al minutaggio (già 26 calciatori utilizzati, 27 se si conta pure Andrea Belotti passato alla Fiorentina) per non stressare la rosa. Che adesso, nonostante la partenza di una decina di convocati nelle nazionali, sfrutterà due settimane piene di addestramento mirato al finale di questa stagione. C'è da preparare la volata.
P. CONDÒ - LA REPUBBLICA
L'ultima sosta chiude l'insolita serie di 17 turni consecutivi, che va considerata l'architrave di questo campionato. [...] La volata è lanciata, la Roma ha risposto con la settima vittoria di De Rossi in nove gare: sommate all’unico pareggio fanno 22 punti. Inter a parte nessuno ne ha fatti di più nel periodo, ed è impressionante come sembrino passati anni, e non due mesi, dall'esonero di Mourinho. Ieri la Roma ha vinto con fatica e anche fortuna (l'autopalo di Llorente): De Rossi cerca di riattivare l'intera rosa, e così si spiega la chance data ad Aouar in assenza di Dybala. Ma come si è capito nei minuti finali, con due conclusioni raccattate dal nulla, la controfigura di Paulo è Baldanzi.
IL ROMANISTA - D. LO MONACO
De Rossi è un tutt'uno con la squadra che allena, parole e musica di Davide Ballardini a fine partita, quando il tecnico del Sassuolo ha riconosciuto ciò che è plasticamente visibile a chiunque venga ad affrontare la Roma in questo periodo. Ieri un altro esame superato, quello della partita moscia del postcoppe: Sassuolo saltato di misura, quinto posto consolidato, ennesimo sigillo del capitano Pellegrini che in mancanza di Dybala e senza le scintille che l'argentino sa regalare ha messo le cose a posto da solo, segnando un gol bellissimo che ha scansato l'incubo della mancata vittoria. E dunque si possono fare un po' di conti, dopo due mesi di De Rossi: tredici partite ufficiali, nove di campionato con sette vittorie, un pareggio a Firenze e una sconfitta con l'Inter, quattro di coppa con due qualificazioni consecutive al turno successivo. Ce ne sarebbe abbastanza per richiedere immediatamente il rinnovo del contratto, ma Friedkin ha i suoi tempi: è sicuramente un buon segno che ieri però sia arrivato allo stadio sul pullman della squadra al fianco di De Rossi. E alla fine se ne è andato via soddisfatto.
A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO
C'è vita e futuro persino oltre Mourinho e Sarri, che sono franati nel bel mezzo dell'annata e non vedranno la loro terza primavera romana: il che, a giudicare da questo cielo e questa luce, dev'essere un rimpianto enorme, non risarcibile da quei lautissimi stipendi. Dicono che i due maestri della panchina, seppur navigatissimi, siano stati traditi e raggirati da congiure di giocatori infidi; o anche fiaccati dalla vituperata "piazza", la città brutta e cattiva che divorerebbe i suoi figli come un Saturno pallonaro. Nutriamo dubbi su entrambe le ricostruzioni. Quando si interrompe un rapporto tra allenatore e squadra e non c'è più comunione di intenti, è ben difficile, da fuori, capire se sia nato prima l'uovo o la gallina; cioè chi per primo abbia sfiduciato chi, se il tecnico o i giocatori, o tutt'e due insieme, per stanchezza reciproca E se nel nostro caso non abbiano piuttosto alimentato il caos le ultime deludenti campagne acquisti, creando squilibri e sfiducia poi sfociati nelle crisi tecniche. Mourinho e Sarri sono caduti, in tempi e modi diversi per la naturale evoluzione delle cose e delle strategie societarie.
M. GIORDANO - IL RESTO DEL CARLINO SPORT
Tentativo di fuga rintuzzato: la Roma tiene il passo. Ma aspettando il recupero tra Atalanta e Fiorentina, i rossoblù restano a più sette sui nerazzurri di Bergamo e sul sesto posto: e in una stagione all'interno della quale anche il quinto posto potrebbe significare Champions League non è un dettaglio. [...] Salernitana, Frosinone e Monza: occasioni per ritentare l'allungo sulla Roma, che sarà chiamata alla trasferta di Lecce, al derby con la Lazio e alla trasferta di Udine, con il doppio impegno con il Milan a cavallo proprio tra Udinese e Bologna.