IL TEMPO (L. PES) - Il futuro è nelle mani di Mile Svilar. Il suo e quello della porta giallorossa. Da mesi a Trigoria l'argomento portiere tiene banco: Rui Patricio non è una certezza e il suo contratto scade a giugno, per questo la ricerca del suo successore resta uno dei primi punti all'ordine del giorno del nuovo direttore sportivo. Ma la Roma il suo nuovo numero uno potrebbe davvero averlo in casa, anche se indossa la 99. Serve cautela, sia chiaro, soprattutto in tema di estremi difensori. Già nel 2017 col Benfica (agli esordi) ebbe un momento di grande visibilità dopo il match di Champions contro il Manchester United. Ma in generale l'esaltazione generale non è mai buona consigliera quando si parla di cambio di gerarchie. Il percorso del belga (con passaporto serbo) nella Capitale, però, è stato tutt'altro che rettilineo. Ci ha messo due anni per guadagnarsi un posto da titolare (ancora non definitivo, a detta di De Rossi), cominciando dalle sporadiche apparizioni della prima stagione, passando per un girone di Europa League da titolare, fino al match in casa del Frosinone. È lì che DDR ha ufficializzato il sorpasso a Rui Patricio, coronato con una prestazione da sogno per il classe '99, con due miracoli su Soulé e Kaio Jorge. Per questo ora tutti parlano di lui e di quanto mancassero le "parate" alla Roma in questi ultimi mesi.
Reattività è la parola chiave per descrivere le caratteristiche dell'ex portiere del Benfica, sia tra i pali che nelle uscite, dove ha coraggio da vendere. È il suo momento ed è giusto che se lo goda. Ma ora le riflessioni sul suo futuro sono davvero aperte a Trigoria. Per provare a strappare un estremo difensore affidabile sul mercato servono almeno 20 milioni di euro, e il contratto di Svilar scade tra tre anni. Saranno tre mesi decisivi per il suo avvenire (a 25 anni è il momento giusto per capire se si è diventati grandi o meno) e per quello della Roma, che può depennare dalla lista degli acquisti un numero uno. Starà al serbo convincere la dirigenza con un rendimento di livello, non è da escludere una conferma "pesante" a giugno se le cose dovessero andare bene.
Nel frattempo al Fulvio Bernardini si continua a preparare il match di ritorno dei playoff di Europa League in programma domani all'Olimpico. Oggi al centro sportivo prevista la conferenza stampa di De Rossi e Cristante alle 13, seguita dalla rifinitura delle 15 con N'Dicka che ieri per la prima volta è tornato a lavorare con il gruppo e punta alla convocazione. Tra i protagonisti che non ci saranno Edoardo Bove, squalificato per il giallo rimediato a Rotterdam, che ieri ha parlato ai microfoni di Idealista.it. "Il centro sportivo Fulvio Bernardini negli anni è diventato casa ed è chiaro che per me rappresenti un luogo speciale. Essere alla Roma da oltre dieci anni significa essere dentro un percorso iniziato da bambino: si tratta di un legame forte, che si intreccia con la passione per questo gioco e per questi colori. Se mi volto indietro, quei colori ci sono sempre stati".