Salary cap e Coppa Mini: il piano della Serie A per cambiare il calcio

10/02/2024 alle 11:12.
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Dodici articoli. 45 voci complessive. Il documento con cui la Se­rie A vuole riformare il calcio italia­no unisce di tutto: proposte curio­se, idee rivoluzionarie e pensieri folklotlstici. Le 25 pagine saranno lu­nedi sul tavolo del 20 club: è la base da portare martedì in Federcalcio per iniziare la battaglia con la Figc. Che non riguarderà le big: ieri Ju­ventus. Inter e Milan (rappresenta­te da Calvo, Scanavino, Marotta e Scaloni, collegato ili videoconferenza) hanno incontrato il presiden­te federale Gravina per manifestar­gli vicinanza e sostenere la riduzione del campionato a 18 squadre. (...) La proposta più interessante ha un sapore di un'autocritica. Il campionato da 4,6 miliardi di debiti vuole un salary cap: un tetto alle spese sul modello spagnolo, che impedisca di sostenere stipendi ecces­sivi in rapporto al Fatturato del club. (...) Nel documento un grafico di­mostra come si debbano ridurre i club professionistici italiani: "Solo la Russia ha una terza Serie con un numero di club (59) paragonabile al nostro", dove sono 60. Insomma siamo troppi. Come “tagliare”, pe­rò? Con criteri più selettivi per l’i­scrizione: una selezione naturale. Criteri più stringenti per le iscrizio­ni la Serie A non è disposta invece ad accettarli per se stessa. Non senza poter dire “no". Per “una gover­nance federale più equilibrata" chiede di “introdurre una intesa "forte", per cui le decisioni che riguardano la Serie A possono essere adottale solo con il parere favorevole della Lega, in particolare per le li­cenze nazionali". Ossia, non permettere alla Figc di fissare altieri di iscrizione senza consultare chi li deve rispettare. (...) E un taglio drastico alla Cop­pa Italia. L'idea è fare in modo che alcune partite valgano sia per la coppa che per il campionato, per ridurre il numero di partite stagionali sul modello Nba dell'ln-Season Toumament “per non avere un nu­mero eccessivo di partite". Qualifi­cando per le coppe europee anche la finalista, non solo la vincente. (...) I club vorrebbero aggiungere il Var a chia­mata per 1-2 volle a partita per ogni squadra e in trasmissione in diretta dei dialoghi arbitro Var magari sperimentandola in Coppa Italia. (...)

(La Repubblica)