L'arma segreta

08/02/2024 alle 10:36.
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IL TEMPO (M. CIRULLI) - Il capitano nell'immaginario collettivo rappresenta il simbolo della squadra per cui gioca e Pellegrini ne è l'esempio lampante. Uno dei giocatori più criticati negli ultimi anni - tant'è sia alla lettura delle formazioni sia al momento della sostituzione lunedì scorso con il Cagliari si sono sentiti alcuni fischi all'Olimpico - si sta riscoprendo anche grazie all'aiuto di un giocatore che quella fascia l'ha indossata e sa bene come gestire le pressioni. Merito di Daniele De Rossi, che in Lorenzo ha trovato una risorsa offensiva nel suo nuovo schema di gioco. Liberato dalle mansioni difensive, affidate a calciatori con più gamba come Bove o esperienza come Paredes e Cristante, il capitano giallorosso ha avanzato il suo raggio d'azione, rendendosi molto più pericoloso in zona gol coadiuvato dalla qualità di Dybala.

In fase di possesso, osservando la posizione media di Pellegrini, si può notare una presenza sul centro sinistra, al fianco dell'esterno di turno - finora è toccato sempre a El Shaarawy - sfruttando così la superiorità numerica per inserirsi nei mezzi spazi delle difese avversarie. Con l'avvento del nuovo allenatore sono aumentate le incursioni da parte dei centrocampisti, che vanno così a ricoprire l'area rendendo più pericolose le manovre offensive dei giallorossi. E proprio in questo contesto arrivano due dei tre gol di Pellegrini sotto la guida del nuovo tecnico. Oltre alla marcatura arrivata dagli sviluppi da corner con il Cagliari - la rete più precoce in questa stagione, dopo 1 minuto e 1 secondo, seconda più rapida nella storia del club dietro solamente a quella realizzata da Abraham dopo 57 secondi nel derby nel marzo del 2022 - contro Verona e Salernitana il capitano è andato a riempire gli ultimi metri di campo, facendosi trovare pronto per il tap-in, oppure, nell'occasione del 2-0 con i sardi, servendo l'assist vincente al suoi compagni - in quel caso per la Joya. Passaggio chiave che lo fa salire al terzo posto della classifica dei migliori assist-man della Roma: superato Dzeko, fermo a 44, il numero 7 ha davanti il suo attuale tecnico. (53) e Francesco Totti, primo a quota 153. La «cura» De Rossi sta dando i suoi frutti.

Nel frattempo continua l’attesa per l’annuncio del nuovo direttore sportivo in vista del prossimo campionato. Sono numerosi i profili che si stanno valutando per sostituire Tiago Pinto: oltre a Maurice, dt del Rennes che nei giorni scorsi ha annunciato la sua volontà di rimanere in Bretagna - ci sono gli ex dirigenti del Liverpool a intrigare i Friedkin, come Schmadtke, Ward ed Edwards. Per un'idea di progetto giovane si potrebbe puntare invece ds che hanno fatto del loro punto di forza la valorizzazione dei calciatori, come Vivell e D'Amico. Il tedesco, della sua prime avventura Chelsea, ha navigato nel circuito Red Bull, tra Salisburgo e Lipsia. Il player trading è di casa, mentre il quarantatreenne attualmente tesserato dell'Atalanta è reduce da sei stagioni all'Hellas, portandola dalla Serie B a essere una costante in A.