Il primo tassello è caduto, ora non resta che attendere. Toccherà quindi al Massara, Modesto, Ribalta o Vivell di turno confermare Mourinho o scegliere il tecnico che lo succederà. Non fosse così, si partirebbe con il piede sbagliato ripetendo l'errore di tre anni fa quando Pinto fu scavalcato dalla decisione dei Friedkin di prendere lo Special One.
Quello che sorprende sono le tempistiche sbagliate. Da quando in estate si è deciso di sottovalutare il problema dell'ultimo anno di contratto di Mou passando per la ricerca del centravanti e continuando con la sottovalutazione della questione del difensore centrale, che ieri ha portato Huijsen a Trigoria.
Quello della scadenza è un tema che si ripete: lo sono Mourinho, Lombardo (che lascerà il club a fine stagione), Rui Patricio, Spinazzola e i prestiti di Sanches, Kristensen, Azmoun e Lukaku.
Tira un'aria strana nella Roma, come se ogni parte in causa stia pensando più ai proprio interessi che a quelli comuni: lo ha fatto Pinto e lo sta facendo anche Mourinho con i suoi messaggi alla proprietà.
(Il Messaggero)