IL TEMPO (M. CIRULLI) - Mourinho rilancia la Roma. Se il 2023 dei giallorossi si è concluso con una sconfitta, il tecnico portoghese ha deciso di iniziare l'anno nuovo con un messaggio di speranza e fiducia, indirizzato ai giocatori e al suo staff, in linea con l'idea di famiglia che si è costruita attorno all'organico di Trigoria in questi tre anni nella Capitale. Una serie di parole che legano ulteriormente il rapporto della squadra con la città di Roma e soprattutto con i tifosi giallorossi, la vera costante dell'anno passato, soprattutto all'Olimpico, con quasi due milioni di spettatori. "È per la gente che bisogna dare tutto e andare oltre i nostri limiti - così Mourinho scrive nel messaggio - noi, solo noi, avanti insieme". La voglia di andare avanti in tutte le competizioni, dal campionato passando per le due coppe, alla ricerca di una qualificazione in Champions League che manca dalla stagione 2018/19.
"Non dobbiamo mollare niente - ha continuato il portoghese nel testo inviato a mezzanotte - con l'obiettivo di arrivare in fondo alle coppe, di lottare fino all'ultimo per un posto in Champions senza lasciare nulla al caso". L'obiettivo quarto posto - o anche quinto a seconda delle campagne europee delle italiane in questa stagione - o comunque una lotta fino all'ultima giornata per le posizioni più alte della classifica è un'idea che balena in testa allo Special One, nonostante i limiti dei giallorossi, anche vista la fragilità delle altre squadre. Tutto passerà da un gennaio che vedrà la Roma impegnata in 5 occasioni - che potrebbero diventare 6 con una vittoria con la Cremonese di domani negli Ottavi di Coppa Italia - dove dovranno cercare di invertire il trend negativo degli scontri diretti, tolta l'eccezione del Napoli di due giornate fa, contro Atalanta all'Olimpico e con il Milan a San Siro, oltre all'eventuale derby nei Quarti di finale che cadrebbe proprio tra le sfide contro le due squadre del Nord-Italia.
E proprio in vista del primo impegno del nuovo anno la squadra si è ritrovata ieri a Trigoria per la prima seduta di allenamento dopo la sconfitta con la Juventus. Al Fulvio Bernardini è andata in scena la classica rifinitura sotto gli occhi di Mourinho - che oggi non parlerà in conferenza stampa - che ha visto la divisione tra chi è partito dal primo minuto allo Stadium e chi invece è rimasto in panchina o giocato solamente uno spezzone di gara. I primi hanno svolto lavoro in palestra, mentre i secondi si sono allenati sul campo. Oltre a Smalling e Abraham, entrambi reduci dai rispettivi infortuni, assenti anche N'Dicka e Aouar, partiti per gli impegni con le rispettive nazionali per la Coppa d'Africa.