(...) Detto che chi scrive si augura che la Roma vinca tutte le partite fino a fine stagione, a Trigoria sarebbe il caso di farsi qualche domanda. La principale: è il caso di prolungare l'era mourinhana? La domanda farà arrabbiare molti tifosi romanisti che, da quando il santone di Setubal è sbarcato a Trigoria, sono rimasti come ipnotizzati da un personaggio straordinario, da un comunicatore che meriterebbe una cattedra in qualsiasi università del mondo, da un uomo che si è vestito di romanismo arrivando a rappresentare il popolo giallorosso, quello che ha scelto l'As Roma, come scritto dalla Sud nell'ultimo derby. Tutto vero e a questo si deve aggiungere la vittoria nella Conference e una finale di Europa League. Ma vi domandiamo: da un punto di vista tattico, di gioco, cosa è riuscito a dare alla Roma? E aggiungiamo: quando andrà via cosa lascerà? Delle 137 gare sulla panchina giallorossa, quante se ne ricordano al motto "ammazza come hanno giocato bene"? Siamo cattivi se la nostra risposta non arriva a dieci? (...) Nel derby La Roma ha concluso la partita con Lukaku, Belotti, Azmoun, El Shaarawy contemporaneamente in campo (e in più con il fantasma di Pellegrini). In un quattro-due-quattro perlomeno velleitario. Non funziona così, è più facile incassare il secondo gol che fare la rete del pareggio. Possibile che lo Special One non lo sappia? Eppure continua ad avere credibilità sconfinata (...)
(La Repubblica)