LAREPUBBLICA.IT - Nel prepartita di Lazio-Roma un tifoso giallorosso presente in Distinti Sud ha perso un orecchio a causa di un petardo lanciato dalla Tribuna Tevere. Ecco le parole della famiglia del ragazzo ferito: "Nostro figlio, Federico, ha perso un orecchio per una partita di calcio, ha alcune ferite interne, molto probabilmente non riacquisterà l'udito dal lato destro. Chiudano gli stadi, le partite si vedano a casa. Non è accettabile tutto questo. La partita non l'ha mai vista perché quel razzo, quel petardo, quella bomba, e non sappiamo ancora bene cosa sia, lo ha colpito in pieno volto poco prima delle 18. E ciò che si aggiunge al nostro sconcerto è che nessuno sta indagando e ci viene ripetuto che noi dobbiamo fare una denuncia. Ma dove sono le istituzioni? Noi siamo stati avvertiti di quanto accaduto da uno steward. Mi chiedo se sia normale. Per questo motivo ci siamo affidati a un avvocato. Non cerchiamo vendetta, ma solo che si fermi questa violenza e che le istituzioni ci diano un segnale. Che, ad ora, non è arrivato".
Parla anche l'amico di Federico: "C'erano tre steward a fare da muro a quei tifosi che hanno lanciato qualcosa contro di noi. Ciò che ho riportato io è una sciocchezza, ho perso una piccola parte del lobo, il timpano è lesionato ma non perderò l'udito, invece Federico è svenuto accanto a me, ho cercato di fermare l'emorragia. Si è creato il vuoto attorno a noi. Io urlavo. Non sono andato con Federico sull'ambulanza, sono stato medicato allo stadio. E ho avuto modo di vedere che solo dopo un ennesimo avvicinamento pericoloso da parte dei tifosi della Lazio, sono arrivati una decina di poliziotti".