L’idea di base è chiara: mettere a destra un mancino. O, per meglio dire, mettere un mancino a destra nel tridente d’attacco. Per dargli così la possibilità di «entrare» dentro al campo avendo il pallone sul suo piede forte. E, quindi, di avere una postura ideale per andare al tiro o alla rifinitura. […] Le riflessioni sul «nuovo» Dybala, nascono dalla verifica della sua capacità di svolgere compiti tattici (anche) in fase di non possesso partendo da quella posizione. Che dà grossi vantaggi quando il pallone ce l’ha la Roma ma che necessita di accorgimenti alla portata di tutti (e di Dybala per primo) quando il possesso palla è degli avversari. Ecco perché la mossa «Dybala ala destra» è molto stuzzicante, ma richiede ancora un sacco di addestramento tattico. La qualità del campione del mondo, ovviamente, è fuori discussione, però servirà (e questo compito spetta a DDR, in primis) una soluzione di gioco che consenta alla squadra di non «regalare» un uomo agli avversari in fase difensiva. […]
(Corsera)