IL MESSAGGERO - L'ex giocatore della Roma Zbigniew Boniek (nella Capitale dal 1985 al 1988 e vincitore della Coppa Italia nel 1986) ha rilasciato un'intervista sull'edizione odierna del quotidiano, parlando nello specifico delle sue sensazioni sul delicato derby di oggi pomeriggio tra i giallorossi e la Lazio. Queste le sue parole: "Vengo allo stadio, questo derby non me lo perdo".
Lei però all'epoca non giocò le ultime gare?
"È vero, venni chiamato dalla Polonia per la preparazione ai mondiali del Messico. Quel successo, però, lo sento anche mio".
Un derby in coppa è diverso da quello in campionato?
"È un'altra cosa anche se si tratta sempre di una stracittadina. Il pareggio stavolta non sarà la solita scorciatoia...Mi piacerebbe che finisse 2-1 per la Roma ma tanto già so come finirà...".
Ah si? E come?
"Pareggio 1-1 e poi il passaggio del turno si giocherà ai rigori".
Gara per cuori forti.
"Sì, soprattutto quando non giochi e sei costretto a guardare la partita dagli spalti. Nel caso, però, non voglio leggere lotteria dei rigori. Ma quale lotteria: dagli 11 metri vince chi ha più qualità, sangue freddo, il miglior portiere".
Mourinho è uno specialista di queste partite.
"È vero, ma la Lazio è in ripresa. Poi la Roma è una squadra strana, ora che sta giocando meglio non raccoglie molto".
È deludente sinora la stagione dei giallorossi?
"Dipende dal punto di vista dalla quale si guardano le cose. Se vuoi essere ottimista, puoi sottolineare che sei dentro a tutte le competizioni e a 4 punti dalla Champions. Se invece vedi il bicchiere mezzo vuoto, sottolinei che sei 8° in classifica, con appena 29 punti e sarai costretto a giocare i playoff in Europa League in un girone che dovevi vincere. Con José è così, ci si divide sempre".
A proposito, lei lo confermerebbe?
"Tema delicato. Lo ripeto, Mou è uno che divide. E lui, essendo una persona intelligente ha scelto il popolo...Io non sono né il proprietario tantomeno un dirigente. Ho un debole per lui ma i contratti scadono e i risultati faranno la differenza. Se il Napoli, come credo, ha alzato bandiera bianca, devi arrivare quarto. Fiorentina, Bologna, Lazio e Atalanta sono più deboli della Roma. Poi vedendo che non è successo nulla fino ad adesso la sensazione che possa essere l'ultima stagione esiste. Ma con José mai dire mai".