Imputato Mourinho, cosa si è messo in testa? Tornare in Italia come un eroe popolare, sugli scudi dei tifosi che riempiono l'Olimpico, come mai prima, e la seguono in trasferta come un Comandante? E, da quella posizione, ridicolizzare le istituzioni calcistiche, cominciando dalle personalità fragili e permalose degli arbitri? Nossignore, non glielo permetteranno mai. E avrà anche quasi tutta la critica ufficiale contro, in cerca solo dei suoi passi falsi, perché una differenza così netta tra il pensiero dei padroni della criticne il pubblico dei tifosi è insopportabile. È ora si difenda, se puo! (...) A Romasi chiamavano “portoghesi” quelli che non pagano, che entrano gratis. Ora non più, Mourinho regala calcio e divertimento, carattere e sorrisi, paghiamo volentieri per un portoghese cosi che, soprattutto quando è calmo e ancora più micidiale. Primadilui, soltanto Liedholm ci aveva regalato una “cojonella” tanto divertente. Daje!
(Il Messaggero)