IL TEMPO (L. PES) - Nuova vita. Quando arriva un attaccante come Lukaku i numeri non possono che essere dalla tua parte. Se si parla di reparto offensivo, è un'altra Roma. Il bomber belga ha cambiato le sorti di una squadra che dal centrocampo in su può davvero competere per la Champions League e che, in generale, in questa stagione ha un rapporto con il gol molto più confidenziale rispetto al passato. La media in Serie A parla chiaro e sfiora i 2 gol a partita. Sono 27, infatti, i gol segnati dalla squadra di Mourinho dopo 14 giornate. Ben 10 in più rispetto allo scorso campiona-to quando alla 14a i giallorossi erano fermi a quota 17. In totale, considerando anche le cinque gare di Europa League, sono 36 in 19 partite ufficiali. Una tendenza che certamente ha risentito dell'arrivo di BigRom nell'organico della Roma. Il confronto con il numero nove titolare della scorsa stagione, ovvero Abraham, è impietoso. L'inglese infatti a questo punto dodici mesi fa aveva messo a segno appena tre reti in campionato e una in Europa. Tra l'altro, Lukaku ha già superato le marcature stagionali dell' attaccante londinese che lo scorso anno si era fermato a nove totali. Numeri che testimoniano oltre alla grande qualità offensiva della squadra anche la volontà di Mourinho di proporre di più rispetto al passato proprio per sfruttare le bocce da fuoco che possiede negliultimi venti metri. E anche se l'ex Inter è a digiuno da tre giornate in campionato, ci pensa il compagno di reparto Dybala a dargli il cambio. La Joya infatti è andato a segno sia contro l'Udinese che contro il Sassuolo. E in generale nelle ultime uscite sembra es-sere tornato in grande condizione. Un'arma fondamentale per le potenzialità giallorosse in stagione. Nel frattempo Mourinho continua a lavorare a Trigoria con il gruppo al completo, inglesi esclusi. Ormai stabilmente, infatti, Kumbulla lavora con il resto dei compagni dopo il lungo stop a causa della rottura del crociato. Non sono ancora maturi i tempi per il rientro in campo ma l'albanese gradualmente sta recuperando condizione fisica e ritmi della prima squadra. Domenica all'Olimpico arriva la Fiorentina per un match dalle mille insidie contro quella che a tutti gli effetti è una diretta concorrente per le zone alte della classifica. Peraltro l'incrocio con i viola anticipa un finale di anno solare complesso per la truppa giallorossa. Prima la trasferta di Bologna, anticipata dall'ultimo turno di Europa League, poi tra Natale e Capodanno le sfide contro Napoli (23 dicembre in casa) e Juventus (30 dicembre all'Allianz). Una combo che fa da apripista ai big match contro Atalanta e Milan ad inizio 2024. E attenzione al derby in Coppa Italia. Ma prima c'è la Cremonese il 3 gennaio all'Olimpico, sperando che la lezione sia servita.