Non solo guerra aperta agli arbitri, con automatica inchiesta aperta dalla Procura federale e preventiva accusa agli avversari, il Mourinho show messo in atto alla vigilia di Sassuolo-Roma non fa prigionieri. E coinvolge ancora una volta i suoi calciatori. Dopo la prestazione deludente contro il Servette, e il successivo sfogo in conferenza stampa, lo Special One mette nuovamente in guardia la squadra: “Non serve girare la testa dall’altro lato e non guardare la situazione. Ho detto ai giocatori che dobbiamo avere ambizione di volere di più. Eliminando questo tipo di profilo che ti fa stare sempre nella comfort zone. Magari a qualcuno piace, a me no“. [...] Ancora accuse, ma senza fare nomi, perché per Mou “è una perdita di tempo pensare che io dica pubblicamente chi sono“. Spinazzola e Pellegrini i maggiori indiziati. Per il minutaggio avuto a Ginevra, rispetto a Belotti. Ma soprattutto per l’importanza all’interno dello spogliatoio. Mourinho vuole di più dalle colonne portanti della squadra. Da quei calciatori che dovrebbero trascinare emotivamente e tecnicamente tutti gli altri. Ed evidentemente spesso non ci riescono. [...]
(La Repubblica)