La sfida dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina (fischio d’inizio alle 20.45) mette di fronte due squadre dalle filosofie contrapposte. Da una parte infatti c’è la Roma, formazione che tende a difendere con un blocco medio per poi risalire il campo con i suoi giocatori di maggior talento, soprattutto Dybala e Lukaku. Dall’altra, invece, c’è la Fiorentina di Italiano, una delle compagini più propositive del campionato.La Viola costruisce dal basso per poi cercare di settare il possesso in zone più avanzate di campo. I gigliati hanno però qualche problema in fase di rifinitura. Negli ultimi trenta metri di campo, infatti, la manovra tende a ristagnare, con l’undici di Italiano che ha difficoltà ad attaccare i blocchi bassi. (...) Queste problematiche derivano in parte dal gioco voluto dall’allenatore e, dall’altro, dalla mancanza di giocatori in grado di attaccare la trequarti e di essere funzionali in quella zona di campo. L’unico che, ad oggi, sta producendo efficacemente da rifinitore è Bonaventura, autore di una prima parte di campionato condita da 6 gol e 2 assist. L’altro elemento da tenere sotto osservazione è González. L’argentino è l’attaccante più pericoloso della formazione toscana: forte di testa (26 duelli aerei vinti), cinico sotto porta (6 reti) l’ex Stoccarda è probabilmente (dopo Dybala) il giocatore che in Serie A calcia meglio in porta. (...)
(corsera)