Mou: "L'arbitro mi preoccupa"

03/12/2023 alle 09:01.
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IL TEMPO (L. PES) -  Dritto al punto. Suonava strana l'organizzazione di una conferenza stampa nella settimana dell'Europa League da parte di José Mourinho, ma il tecnico aveva un chiaro intento comunicativo. La partita di Reggio Emilia col (fischio d'inizio ore 18, diretta Dazn) nasconde diverse insidie, ma lo Special One ne individua una in particolare. Una strategia, là sua, pienamente in stile Mou. Lungimirante, ficcante e tesa ad allontanare eventuali responsabilità in caso di risultato negativo. Il portoghese va dritto contro Marcenaro, arbitro del match, e Berardi (non ha certo dimenticato l'episodio con Kumbulla del marzo scorso all'Olimpico). «Non è solo -Roma, siamo a tre punti dal quarto posto ed è una partita super importante per noi. Il profilo dell'arbitro, secondo me, non mi lascia tranquillo così come il Var. E un arbitro con il quale abbiamo sempre avuto sfortuna. Abbiamo un giocatore avversario come Berardi che è un giocatore fantastico, lo amo, ma bisogna avere più rispetto per gli avversari e per il gioco. È troppo quello che fa per fermare il gioco, prendendo gialli, rigore inesistenti. Io lo amo e lo odio. Quel profilo di comportamento in campo, se fosse stato un giocatore mio, avrebbe avuto dei problemi». Mai un incrocio da direttore di gara per Marcenaro con i giallorossi, ma l'ultima volta lui e Mou si erano visti una settimana fa all'Olimpico quando l'arbitro, da quarto uomo, ha contribuito all'espulsione di Foti. Parole pesanti quelli dell'allenatore e per le quali la Procura Federale ha già aperto un'indagine e che aggiungono tanto pepe alla sfida del Mapei che per lo stesso lusitano «Non è solo -Roma». Duro anche con lo storico attaccante neroverde Berardi, accusato di antisportività senza troppi giri di parole. Non solo attacchi da parte del tecnico, ma anche una riflessione sulla mancanza di personalità denunciata ai suoi: «Ho avuto una buona conversazione con i giocatori. Quanto più è positivo il rapporto con una persona, tanto più sei a tuo agio a dire cose brutte. Quando ci sono amore ed empatia è più facile tornare alla situazione normale. Ho detto quello che ho pensato e lo penso». Fa anche da dirigente José quando deve parlare di mercato e di reparto difensivo: «La situazione è complessa, con il financial fair play c'è il rischio che prendi un giocatore e poi non può giocare in Europa o devi toglierne un altro. Se mi arriva la possibilità di avere una finestrina per fare qualcosa sarò molto contento e felice di poter fare qualcosa di positivo per la squadra, se non è possibile non è possibile». Tra l'incendiario e l'aziendalista è un Mourinho come sempre attento e vigile sull'attualità e carico per la sfida di oggi: si aspetta una risposta dai suoi.